26, Aprile, 2024

Condizioni del Vasari: Michelino Fabrizio, RSPP dell’Istituto, replica a Tozzi

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Arriva dall’architetto Michelino Fabrizio, nella sua qualità di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi dell’ISIS “Giorgio Vasari”, oltre che docente per circa 30 anni dell’istituto, la replica alla consigliera regionale Elisa Tozzi in merito alle condizioni del Vasari di Figline.

“Si premette che le competenze di manutenzione straordinaria e nuovi interventi sull’Istituto di Istruzione Superiore “Giorgio Vasari” di Figline e Incisa Valdarno non sono di competenza degli enti locali comunali, come sembra evincersi, ma della Città Metropolitana di Firenze, che pur nelle difficoltà della situazione pandemica sta attuando gli interventi previsti. Non ci possiamo riconoscere nella frase della consigliera che riferisce “le condizioni terribili in cui versa l’edificio, un grido che – come quello dei pendolari della Fantina – come al solito verrà purtroppo disatteso da amministratori locali poco capaci e altrettanto poco credibili”. E prosegue: “Eppure per questa scuola, come per tante altre che versano in condizioni altrettanto disastrate, ci sarebbero i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati all’edilizia scolastica e all’efficientamento energetico, come anche alla digitalizzazione: viatici fondamentali alla modernizzazione dei servizi essenziali”.
Tali affermazioni, alquanto azzardate e superficiali, dimostrano che la consigliera non ha mai visitato la sede dell’Istituto, e non conosce affatto le buone condizioni dell’edificio scolastico, sede principale, dell’ISIS Vasari”.

“Quanto ai problemi posti dagli studenti, mi preme invece sottolineare quello riguardante le basse temperature presenti nell’edificio nei giorni prima dell’occupazione; ricordo che l’edificio ha una superficie di mq. 5.000 e una volumetria di mc. 40.000 circa. Ricordo anche che la Città Metropolitana di Firenze ha recentemente rinnovato la centrale di produzione termica, adeguandola alle ultimissime normative concernenti l’efficientamento di questa. Da notare inoltre che le norme anticovid impongono aerazioni frequenti delle aule, e quindi la temperatura ne risente: gli impianti di riscaldamento sono stati progettati per un numero di ricambi d’aria con l’esterno inferiore a quello necessario per prevenire la pandemia. Il problema sembra quindi localizzarsi nella necessità di programmare con più attenzione il funzionamento della nuova struttura e verificare i corpi scaldanti, installando gli appositi dispositivi atti a prevenire manomissioni che purtroppo, in un edificio che ospita oltre mille persone, sono sempre possibili”.

“La consigliera regionale, con tutta evidenza, non conosce la nostra sede; questa necessita senz’altro di manutenzione, ma rimane tra i migliori edifici scolastici della ex Provincia di Firenze per sicurezza e funzionalità. Ed infatti con le norme di prevenzione della pandemia più sopra richiamate moltissimi edifici della provincia e di buona parte dell’Italia incontrano difficoltà nel rispettare tutte le prescrizioni concernenti i flussi di ingresso e uscita con il necessario distanziamento. Il Vasari, invece, ha una struttura all’avanguardia quanto a collocazione degli accessi, e non ha mai presentato questi problemi. A riprova di ciò, è una delle pochissime scuole del territorio che ancora ha tutte le classi in presenza. Ciò non potrebbe avvenire se l’edificio versasse in “condizioni terribili”. Avrò dunque la cura e il piacere, in accordo con il dirigente dell’Istituto, di invitare la consigliera regionale Tozzi a visitare il nostro edificio scolastico; potrà così constatare che la nostra Sede principale ha ben 21 uscite di emergenza e uscite covid, e ben 5 ingressi covid (questo permette alla nostra scuola di far uscire al massimo in contemporanea da ciascuna uscita un numero massimo di 120 persone, e non le molte centinaia di altre scuole). Pochissime scuole della Regione Toscana hanno questo privilegio in una edilizia scolastica italiana (su questo sono pienamente d’accordo) che evidenzia problemi di superfici adeguate e spazi necessari alla corretta didattica”, conclude Michelino Fabrizio.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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