28, Marzo, 2024

Treni, ancora ritardi. La Regione istituisce una cabina di regia mensile con Rfi e Trenitalia. Ceccarelli: “Serve il raddoppio della direttissima”

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Anche in questa settimana non sono mancati disagi e ritardi per i pendolari del Valdarno che utilizzano i treni della linea Arezzo-Firenze: problemi che hanno riguardato in particolare i treni regionali della fascia oraria della mattina, ma non solo.

Martedì 7 dicembre si è riunita la prima cabina di regia tra Regione, Rfi e Trenitalia, convocata in seguito ai numerosi disservizi: l’assessore ai trasporti e alla mobilità della Toscana, Stefano Baccelli, ha annunciato che diventerà un appuntamento fisso mensile. “Al di là della contingenza – ha spiegato l’assessore – credo sia importante darci un metodo che ci consenta un monitoraggio costante, focus mensili sulla qualità del servizio, in modo da poter fare correzioni, ma anche dare conto delle cose che funzionano, affrontando volta per volta i problemi che si presentano ad esempio la questione assembramenti. Ma quello che mi interessa è poter condividere le linee d’azione , fare verifiche puntuali per comunicarlo ai sindaci all’utenza”.

”Faremo – ha proseguito Baccelli – un quadro generale su tutte le linee ipotizzando un monitoraggio ancora più approfondito su 100 treni con potenziali criticità di linee, orari, etc. Li individueremo seguendo le indicazioni che arrivano dai nostri amministratori e dall’utenza. Non è una cosa che risolveremo in pochi giorni, né in poche settimane, ma vuole essere un metodo che accompagni un miglioramento del servizio e cuna comunicazione più efficace”.

Intanto il capogruppo PD in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli invita a sfruttare i fondi del PNRR per realizzare il raddoppio della Direttissima: “Il sottoattraversamento di Firenze per i treni Av deve essere realizzato senza ulteriori e immotivati ritardi, ma sarebbe un peccato sprecare l’occasione che ci è offerta dal Pnrr per dare un forte impulso alla progettazione e alla realizzazione del raddoppio della galleria del San Donato e della linea direttissima fino a Figline Valdarno. I recenti gravi disagi arrecati all’utenza da problemi infrastrutturali nel nodo di Firenze hanno riportato all’attualità il tema del nodo di Firenze – spiega Ceccarelli – ma realizzare il solo sottoattraversamento della città dà una risposta importante ma parziale. Con il tunnel e l’attivazione della stazione Foster, infatti, si liberano i binari di Santa Maria Novella dai treni veloci, creando lo spazio per un potenziamento ed una maggiore regolarità del servizio regionale, ma purtroppo questo intervento, da solo, non risolve il problema che si è creato negli anni con il costante proliferare del numero di treni veloci che circolano sulla dorsale appenninica”.

“Ormai, infatti, la densità dei treni è tale da rendere inadeguata l’attuale infrastruttura. Non dimentichiamo – conclude Ceccarelli – che all’uscita di quello che sarà il tunnel del sottoattraversamento, se non interveniamo tempestivamente, resterà irrisolto il nodo di Rovezzano, dove il traffico Av e quello regionale si incrociano generando il vero e proprio collo di bottiglia che quotidianamente provoca interferenze e ritardi che pagano i pendolari sulla propria pelle. Ecco perché dico che non dobbiamo perdere questa occasione. Se, infatti, si riusciranno ad utilizzare le risorse del Pnrr per realizzare l’intervento di sotto-attraversamento, allora dobbiamo impegnare Rfi a riprendere il percorso che avevamo avviato qualche anno addietro e sviluppare lo studio di fattibilità per il raddoppio della direttissima, nonché a prevedere nei piani di investimento le risorse necessarie a realizzare l’intervento”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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