10, Maggio, 2024

Comunità Energetiche Rinnovabili: Cavriglia e San Giovanni individuano insieme nove aree per altrettanti impianti fotovoltaici

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I Comuni di Cavriglia e San Giovanni Valdarno firmano il coordinamento per la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile: dopo aver individuato nove aree disponibili, le due amministrazioni si impegnano in un accordo che darà vita a uno strumento utile alle due comunità, che ne vedranno i risultati a partire dal sensibile abbassamento dei costi energetici.

Mettere in atto misure idonee per combattere il cambiamento climatico è una necessità sollecitata dall’Unione Europea che si è posta l’obiettivo di ridurre entro il 2030 del 40% le emissioni di gas serra rispetto al 1990. Inoltre l’Italia sta subendo difficoltà di approvvigionamento energetico e costi elevati. A questo proposito le amministrazioni di Cavriglia e San Giovanni, si sono adoperate nella creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile comune: hanno incaricato il Consorzio Energia Toscana (CET) affinché valutasse l’utilizzo di aree determinate all’interno dei territori dei due comuni ove poter realizzare impianti fotovoltaici a terra da mettere a disposizione, appunto, di una Comunità Energetica.

 Dopo un’attenta valutazione in termini di finalità e benefici, per le due comunità, che vanno ad impattare oltre che sulla tutela ambientale, tramite l’utilizzo di forme di energia pulita, il risparmio della stessa derivante dalla riduzione delle perdite di rete nel trasporto e la valorizzazione delle fonti presenti nel territorio, anche sulla ricaduta economica per le famiglie, favorendo il risparmio ed instillando una maggiore diffusione della cultura della sostenibilità, le due Amministrazione hanno convenuto di dar vita ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che sarà costituita nella forma di società cooperativa ed avrà sede legale nel Comune di Cavriglia e con una sede operativa anche nel Comune di San Giovanni Valdarno. Tecnicamente: l’ideazione della Cer è stata possibile perché le verifiche svolte dal Cet hanno evidenziato che i territori dei due comuni ricadono nell’ambito della stessa cabina primaria. Dopo la costituzione della Cer, cittadini e attività saranno chiamati a porre in essere una manifestazione d’interesse al fine di aderire alla stessa e ottenerne i benefici.

 

Il Sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni.“La costituzione di una Comunità Energetica rappresenta un ulteriore, importante passo nell’affermazione e nella promozione di quelle politiche volte alla tutela ambientale che Cavriglia persegue da tempo e per le quali il Comune ha ottenuto più volte riconoscimenti nazionali. A ciò si aggiunge una fondamentale funzione socio-economica che sarà raggiunta grazie alla Cer, potendo in tal modo abbattere i costi energetici che tanto stanno incidendo nei bilanci delle famiglie. Riducendo, difatti, la dipendenza nell’approvvigionamento e implementando le risorse energetiche “pulite” locali si otterrà un considerevole risparmio sulle bollette. La nostra Cer vuole avere davvero molta sostanza: per questo abbiamo individuato nove aree di grandi superfici, dove saranno realizzati nove impianti fotovoltaici che avranno una produzione di circa otto o nove milioni di kW.”

Il Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi:“Il percorso del Comune di San Giovanni Valdarno verso la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile è nato all’interno del Consiglio Comunale, dopo una lavoro attento e scrupoloso della Commissione Ambiente in cui hanno dato il proprio contributo tutte le forze politiche in maniera assolutamente trasversale. Nelle nostre intenzioni, che hanno trovato terreno fecondo nella convenzione con il Comune di Cavriglia approvata in Consiglio Comunale la scorsa settimana, la CER deve avere lo scopo di ottenere benefici ambientali, economici e sociali per la cittadinanza e non deve avere come finalità il profitto finanziario di uno o più soggetti privati, con l’obiettivo primario di contrastare la povertà energetica e sostenere e supportare le fasce fragili della popolazione. In questa direzione, sono convinta che due Comuni che si uniscono per costituire il nucleo fondante di una Comunità energetica rappresentano una garanzia per il cittadino nel perseguimento dell’interesse collettivo e non del vantaggio di parte. Non è il primo progetto strategico che realizziamo insieme al Comune di Cavriglia, dopo la convenzione relativa alle terre Tav e al piano strutturale intercomunale, segno di una sintonia di intenti che non può che portare benefici ad entrambe le nostre comunità cittadine”

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