26, Aprile, 2024

Discarica di Podere Rota, “Nessuna certezza sulla chiusura e sul post mortem”

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Il gruppo consiliare Cresce San Giovanni e il Coordinamento delle Liste civiche in una conferenza stampa fanno il punto

Dopo la firma della convenzione tra i Comuni di San Giovanni e Terranuova per il disagio ambientale, il gruppo Cresce San Giovanni, che non ha partecipato al voto in consiglio, e il Coordinamento delle Liste civiche, Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovnni e Valdarno città, fanno il punto e ricordano una sentenza della Corte di Cassazione sulle molestie odorigene.

La conferenza stampa convocata lungo l'Arno di San Giovanni: "La pineta è uno dei luoghi simboli di San Giovanni dove i cittadini sono sempre venuti a passeggiare e a respirare aria buona. Questo però non avviene da molti anni. Nelle ultime sere è addirittura impossibile anche dormire perchè farlo con le finestre aperte significa essere accanto alla discarica di Podere Rota. Questo non è più ammissibile e non lo diciamo noi ma i cittadini sangiovannesi. Noi vorremmo che questo luogo tornasse ad essere uno dei luoghi simbolo della città".

 

Poi la decisione di non partecipare alla votazione in consiglio sulla convenzione per il disagio ambientale: "Abbiamo fatto bene nell'ultimo consiglio del 27 giugno a non partecipare alla votazione sulla convenzione che il Comune di San Giovanni ha stipulato con quello di Terranuova per le indennità di disagio. Abbiamo fatto bene per due motivi. Il primo è perchè il puzzo è nauseante, il secondo perchè non abbiamo nessuna certezza sulla chiusura di Podere Rota nel 2021 e nemmeno su un post mortem che ci auguriamo venga seguito dalle autorità competenti".

 

"I cittadini sono esasperati. Ci sono state varie prese di posizione come quella del sindaco Viligiardi che si è adoperato nei confronti del sindaco di Terranuova per capire il perchè c'è stata una recrudescenza del fenomeno e per risolverlo. Noi crediamo che sia giunto il momento di mettere fine a questo teatrino che va avanti da molti anni e al quale abbiamo assistito anche con l'ampliamento della discarica nel 2010".

 

Infine Francesco Carbini ricorda la sentenza della Corte di Cassazione sulle molestie olfattive, la mozione di Cresce San Giovanni respinta in consiglio e la richiesta in merito del sindaco al dirigente. "Due anni fa nel consiglio comunale del 29 settembre 2015 abbiamo ricordato la sentenza della cassazione: sanciva che le molestie olfattive potevano essere denunciate sulla base di semplici testimonianze. Noi di testimonianze ne abbiamo molte. La cosa ridicola è che il sindaco ha adottato una delibera di giunta nell'agosto 2015 in cui sostanzialmente ha accettato quanto scritto da noi nella mozione e ha chiesto al dirigente "un preventivo parere sulle azioni giudiziarie percorribili nei confronti del gestore della discarica di Podere Rota relativamente alle molestie olfattive derivanti dall'impianto in questione alla luce della sentenza della Corte di Cassazione". Sono passati due anni ma i cittadini continuano a sopportare. Non è pensabile che la nostra San Giovanni da capitale del Valdarno, della cultura, del terziario sia diventata la capitale dei puzzi"

 

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