27, Aprile, 2024

Banca Etruria rinasce: illesi i correntisti ma a pagare sono azionisti e obbligazionisti

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Il Consiglio dei Ministri salva la Banca dell’Etruria e del Lazio: la vecchia banca diventa una bad company, mentre la nuova è la good bank. Azionisti e coloro che avevano sottoscritto obbligazioni perdono tutto

Banca Etruria è stata salvata, insieme a Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti. La Banca d’Italia, nel commentare il decreto del Governo che ha dato il via al salvataggio, parla della contestuale conservazione dei posti di lavoro e della piena tutela dei correntisti, precisando che l’operazione “non è costata nulla ai contribuenti italiani”.

Ma allora chi paga? In primo luogo gli azionisti. Il titolo della banca aretina, già pesantemente deprezzato a partire dal 2011, adesso vale zero. Stessa sorte per le
obbligazioni subordinate (si tratta di obbligazioni meno garantite, che offrivano maggiori rendimenti). Il sistema bancario nel suo complesso ha poi permesso di creare di fatto la “nuova” Banca Etruria, immettendo ingenti risorse finanziarie nelle casse della good bank.

In pratica, tutti gli asset “buoni” (crediti sicuri, immobili ecc..) sono stati conferiti alla nuova banca, la good bank, che ha anche ricevuto soldi dal sistema bancario, mentre tutti gli asset “cattivi” (crediti inesigibili) sono stati ceduti alla bad bank (di cui però sono proprietari i vecchi azionisti di Banca Etruria).

Nel suo comunicato Banca Etruria ammette che il sacrificio degli azionisti era l’unica strada possibile, al fine di “evitare di mettere a repentaglio tutti i depositanti e in ultima analisi di danneggiare gravemente lo stesso tessuto economico dei nostri territori”.
Tuttavia proprio quel tessuto territoriale esprimeva la maggior parte dell’azionariato e degli obbligazionisti. Oggi quei risparmi che molti avevano affidato alla banca (seppur sotto forma di capitale di rischio), spesso sotto indicazione dei funzionari della banca stessa, sono scomparsi nel nulla. E sono già tanti i valdarnesi che si sono rivolti alle filiali della banca in cerca di rassicurazioni che purtroppo non arriveranno.

 

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