Dopo quattro anni la scuola del Doccio, nel quartiere Oltrarno a San Giovanni, accoglie da domani, di nuovo, tutti i bambini delle elementari e della materna. Terminati infatti i lavori di ricostruzione, dopo la chiusura e la demolizione, nella mattina la nuova porzione del plesso è stata inaugurata.
La parte laterale della scuola fu chiusa nel 2018 dopo che le verifiche statiche evidenziarono criticità e di conseguenza mancanza di sicurezza. I piccoli studenti furono spostati alla Rosai Caiani. Nel 2019 il Comune di San Giovanni riuscì ad ottenere dalla Regione Toscana, un contributo di 278 mila euro per i lavori: l’intervento di demolizione e ricostruzione della porzione laterale del plesso, ha avuto un importo complessivo di 611 mila euro, dei quali la Regione Toscana ha finanziato il 65% mentre il restante 35% è stato a carico del Comune. Nel 2020 fu approvato il progetto esecutivo. I lavori hanno subìto ritardi: per la pandemia e poi per il sequestro della parte esterna dove sono furono ritrovati scarti di cantiere interrati. L’assessore Pellegrini rassicurò sul termine dei lavori e sulla riapertura della nuova porzione della scuola. Nel mese di agosto la ripresa dei lavori, poi il dissequestro dell’area e questa mattina l’inaugurazione.
Il sindaco di San Giovanni, Valentina Vadi: “E’ una giornata importante per la città e, in particolare, per il quartiere Oltrarno. Si sono completati i lavori negli spazi interni della nuova porzione della scuola elementare e materna del Doccio grazie a un importante finanziamento regionale. Penso sia stata una delle prima cose che ho fatto come sindaco quando mi sono insediata nel 2019: la scuola era chiusa da un anno in seguito a indagini strutturali, i bambini erano stati trasferiti nel plesso Rosai Caiani e c’era la necessità di trovare i finanziamenti per la progettazione e per l’intervento. Trovammo un finanziamento del Miur per la progettazione, poi l’attingimento a 278mila euro della Regione Toscana. Nel 2020 sono iniziati i lavori che si sono protratti a lungo, adesso finalmente in questo anno scolastico i bambini di Oltrarno potranno avere la loro scuola elementare e materna. Rimane da sistemare la parte esterna e cercheremo di farlo in tempi brevi”.
Alessandra Nardini, assessore regionale all’Istruzione: “Abbiamo lavorato in questi anni per riuscire a sostenere Comuni e Province che avevano bisogno di effettuare interventi sulle proprie scuole o di costruirne di nuove. Sono felice di aver tagliato questo nastro a poche ore dalla prima campanella perchè tra le nostre priorità c’è quella di garantire scuole belle, accoglienti, sicure e innovative come questa che abbiamo appena inaugurato. Questa scuola tornerà ad accogliere le bambine e i bambini dell’infanzia insieme a quelli della primaria. Questo è un ambiente che aiuta e migliora la qualità della didattica. La scuola deve essere il pilastro della nostra società”.
Francesco Pellegrini, assessore lavori pubblici di San Giovanni: “E’ una struttura moderna e pensata con i criteri più attuali dell’edilizia scolastica. E’ stato un intervento bello e funzionale per la nuova parte del plesso e per tutto il complesso: con questa nuova porzione, con l’ascensore e le scale interne, la scuola adesso ha un collegamento tra i due piani verticali che prima non aveva. Sono 270 metriquadri, realizzati in legno e in acciaio, che garantiscono i migliori standard normativi”.
Nadia Garuglieri, assessore Istruzione di San Giovanni: “Dopo 4 anni in cui non hanno potuto usufruire della scuola del Doccio i bambini possono finalmente riappropriarsi del plesso. E’ una grande soddisfazione. Stare in un ambiente bello ed accogliente influisce anche sui loro percorsi formativi”.
Emilia Minichini, dirigente scolastico Istituto comprensivo “Marconi”: “A poche ore dalla prima campanella del nuovo anno scolastico l’Istituto comprensivo Marconi riacquista un plesso importante. I bambini dell’infanzia, ospitati finora alla Rosai Caiani, tornano nella loro scuola. Abbiamo nuovi spazi, una palestra condivisa con la primaria, un laboratorio d’informatica e aule funzionali”.