26, Aprile, 2024

Nuovo blocco alla produzione alla Sims dopo i controlli, riscontrate non conformità. La Cgil: “Servono investimenti per la messa in sicurezza”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

A lanciare l’allarme è stata la Filctem Cgil: dopo controlli di Nas, Polizia Tributaria e Agenzia Italiana del Farmaco, è stato imposto un nuovo blocco alla produzione finché le irregolarità non saranno sanate. Non è la prima volta. Il sindacato chiede investimenti certi, per la messa in sicurezza dell’impianto e il futuro dei 136 lavoratori

Non conformità nel ciclo produttivo: è quanto riscontrato, in seguito ad alcuni controlli effettuati il 19 maggio scorso, da Nas, Polizia Tributaria e Agenzia Italiana del Farmaco all'interno dello stabilimento Sims di Prulli, nel comune di Reggello. Per questo l'Aifa ha ha emesso un provvedimento di sospensione della produzione, fino alla rimozione delle non conformità riscontrate.

Non è la prima volta che accade: era già avvenuto a dicembre 2012, e la chiusura della produzione fu seguita dalla presentazione di un piano di rilancio industriale da parte dell'azienda e da un accordo con i sindacati. Ora, a distanza di un anno e mezzo, di nuovo la chiusura del ciclo produttivo dopo il sopralluogo di Nas e Aifa. 

"A tal proposito – si legge in una nota della Cgil – sia la Rsu che le Organizzazioni sindacali richiedono con forza all’azienda che queste non conformità siano rimosse nel più breve tempo possibile. Dal momento che non è la prima volta che l’azienda incappa in queste difficoltà, non possiamo non pretendere che l’azienda prenda l’occasione per istruire un piano di investimenti complessivo che qualifichi definitivamente lo stabilimento di Reggello, mettendolo al sicuro da future non conformità e rendendolo più competitivo. Ogni ritardo in questo senso sarebbe oggi irresponsabile e per i lavoratori incomprensibile". 

Per favorire la riqualificazione complessiva e gli investimenti sullo stabilimento, la Cgil e la Rsu aziendale si dichiarano "fin da ora disponibili a discutere anche ammortizzatori sociali finalizzati al superamento di questa fase di difficoltà che deve trasformasi in occasione di rilancio. E per costruire tutte le condizioni per sensibilizzare il territorio circa i rischi di una non corretta e finalizzata gestione di questa fase delicata da parte dell’azienda, lci attiveremo con le istituzioni tutte per sostenere l’obiettivo di superare questo passaggio di difficoltà 'acuta' con un piano di rilancio complessivo". 

"Convinti di dare un indispensabile contributo per consolidare l’azienda e mettere in sicurezza i 136 posti di lavoro dello stabilimento, le Rsu e le Organizzazioni sindacali si riservano, di fronte a comportamenti non coerenti da parte dell’azienda rispetto a quanto prospettato dai lavoratori, di far valere le proprie prese di posizione supportandole anche con forme di mobilitazione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati