26, Aprile, 2024

Criticità in sanità, Chiassai firma un documento con i sindacati. “Giani dia risposte certe”. Alla Gruccia si teme per psichiatria e neurologia

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Un documento condiviso, indirizzato al Presidente della Regione Eugenio Giani, con una serie di richieste puntuali per risolvere le criticità della sanità toscana: lo ha sottoscritto  il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, con le rappresentanze sindacali della provincia di Arezzo di FP Cisl, FP Uil, Nursind Arezzo e ‘Comitato Oss 2021’. Si tratta della sintesi dell’incontro che si è tenuto il 7 aprile scorso per fare il punto sulla condizione della sanità regionale. QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE. 

“Noi poniamo domande precise, rispetto alle criticità più stringenti sulla sanità regionale – spiega Chiassai, in una conferenza in cui partecipano anche alcuni rappresentanti sindacali – pensiamo che la Regione debba dare risposte certe, ed è quello che chiediamo a Giani. Oggi registriamo, dopo la riforma delle mega Asl, un peggioramento economico con un buco di bilancio da 500 milioni di euro; maggiori disservizi nonostante le spese; aumento dei tempi di attesa per i cittadini e i pazienti, che sono costretti a rivolgersi al privato; un depotenziamento intenzionale e continuativo di molte strutture ospedaliere”.

Sulla Gruccia, Chiassai focalizza l’attenzione: “L’ultima notizia che mi è giunta è che dal 1 giugno saranno tolti posti letto alla neurologia, che diventerà solo day hospital; un altro depotenziamento, che si aggiunge a quelli già avvenuti in questi anni, ma anche alle criticità della psichiatria con le carenze di personale e il probabile ridimensionamento. Tutto questo mentre l’Ospedale del Valdarno è stato ‘etichettato’ come ospedale di primo livello, avrebbe dovuto essere quindi rafforzato sotto il punto di vista del personale e degli investimenti: e invece così non è stato, anzi continuiamo ad assistere ad un depotenziamento intenzionale”.

Chiassai ricorda che a lamentare il peggioramento delle condizioni di lavoro sono anche gli stessi lavoratori della sanità pubblica toscana, dai medici del pronto soccorso fino agli infermieri e agli oss. “Questo ci fa capire che non c’è programmazione, non ci sono idee chiare per gestire l’emergenza personale. Una mancanza che peggiora la qualità dei servizi; e intanto Giani annuncia che ci saranno assunzioni solo a tempo determinato. Un pessimo messaggio in un momento storico in cui gli ospedali si svuotano perché i professionisti, stremati, lasciano la sanità pubblica per andare a lavorare nel privato”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati