04, Ottobre, 2024

“Sul Cda di Aer intervenga Cantone”, M5S parla di conflitti d’interesse e possibili incompatibilità

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Il Movimento 5 Stelle torna sul nuovo consiglio di amministrazione di Aer. Il punto in una conferenza stampa tenutasi a Firenze. Erano presenti il consigliere metropolitano Saverio Galardi, i deputati Massimo Artini e Samuele Segoni, e i consiglieri comunali del Valdarno e della Valdisieve

“Valutare i presunti conflitti di interesse e possibili incompatibilità all’interno del cda”. Sul nuovo consiglio di amministrazione di Aer spa, la società mista che si occupa della gestione dei rifiuti nel Valdarno e nella Valdisieve interviene il Movimento 5 Stelle. Lo fa con una conferenza stampa tenutasi a Firenze alla quale hanno preso parte il consigliere metropolitano Saverio Galardi, i deputati Massimo Artini e Samuele Segoni, e i consiglieri comunali del Valdarno e della Valdisieve.

“Abbiamo inviato questa mattina una richiesta di parere all’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, proprio sulla composizione del nuovo cda, deliberato nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci”.

Il Movimento 5 Stelle, nello specifico, punta l'indice contro la nomina nel Cda di Leonardo Pasquini.

“In particolare chiediamo di valutare la posizione di Leonardo Pasquini, fino  a pochi mesi fa assessore all’ambiente di Pontassieve: il dlgs attuativo della legge Severino n.39 del 2013,  prevede l’inconferibilità per chi ha ricoperto cariche politiche in società controllo pubblico nei due anni successivi alla scadenza del mandato. Chiediamo quindi all’autorità, competente in materia, di esprimersi. Contemporaneamente presenteremo interrogazioni nei consigli comunali: a nostro avviso, infatti, oltre che a livello tecnico, le vecchie-nuove nomine sono anche politicamente inopportune”.

Sulle nuove nomine M5S sottolinea:

“Abbiamo chiesto a più riprese l’azzeramento dei vertici, ma non per rinominarli. Anche tra le fila del Pd, e ci riferiamo esplicitamente a quello rignanese dove all’epoca era segretario il padre di Matteo Renzi, veniva ribadita la necessità di un cambio complessivo al vertice, attraverso anche un bando pubblico per riassegnare gli incarichi. Tutto questo non è avvenuto e si è assistito ad una restaurazione, con la nomina di vecchi componenti del cda e di un ex assessore”.

“Noi chiediamo, e sfidiamo per questo il Pd, una società trasparente e allo stesso tempo efficiente, che persegua l’obiettivo dei rifiuti zero, che superi il binomio inceneritore-discarica e che soprattutto sia dalla parte dei cittadini e del bene comune. La tariffa puntuale e sistemi virtuosi per la raccolta differenziata non devono più essere utopie”.

 

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