01, Maggio, 2024

Regionali e Alta Velocità, la promessa di Enrico Rossi ai pendolari: “Niente più inchino, o non firmerò alcun contratto”

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Il presidente della Regione Toscana risponde alla lettera aperta del Comitato dei pendolari del Valdarno. “Conosco bene il problema delle interferenze tra i treni regionali e gli Av”, scrive Rossi. “Non firmerò alcun contratto se prima non avrò avuto rassicurazioni sulle garanzie per i treni dei pendolari”. Da Re: “Apprezzabile impegno, restano però domande senza risposta”

Niente più 'inchini', o non ci sarà nessun contratto di servizio. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, traccia una linea netta sul futuro del trasporto pubblico su ferro: i treni regionali, quelli dei pendolari, non dovranno dare la precedenza a quelli dell'Alta Velocità. Una pratica che invece, oggi, è piuttosto comune. 

Rossi risponde così alla lettera aperta inviatagli qualche giorno fa dal Comitato Pendolari Valdarno DirettissimaE in poche righe ribadisce il suo impegno: chiedere il rispetto di quanto dovuto per i treni dei pendolari, in vista del contratto 'ponte' che precederà la gara per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale. Non sarà cosa facile, spiega comunque il presidente della Regione. 

"Gentili Componenti del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima,
la questione delle interferenze tra i treni regionali e gli Av
mi è ben chiara e mi sta a cuore. E' questo uno dei punti che dovranno essere affrontati nel confronto avviato con Rfi, subito dopo la firma dell'intesa preliminare quadro con Trenitalia. Sarà quello il documento che starà alla base della stesura del futuro "contratto ponte" pensato per ottenere un miglioramento della qualità del servizio, a partire da subito, in attesa della gara per l'individuazione del gestore del servizio di trasporto su rotaia a livello regionale".

"A tutti sia chiaro il mio pensiero, che ho avuto modo di spiegare agli attuali gestori del servizio e ai cittadini: non firmerò alcun contratto se prima non avrò avuto rassicurazioni circa il fatto che si creino le condizioni necessarie a garantire ai treni dei pendolari quanto gli è dovuto. Anche rispetto ai treni dell'Alta Velocità. Per far questo, proprio nei prossimi giorni avremo un primo incontro con Trenitalia e Rfi, dal quale ci aspettiamo che esca una proposta che consenta di andare nella direzione da noi indicata".

"Si tratta di un confronto non semplice, in quanto abbiamo di fronte interlocutori che detengono un potere pressoché monopolistico, a legislazione vigente, ma io conto di far valere il buon senso e l'idea, per me irrinunciabile, che i diritti dei pendolari valgono almeno quanto quelli degli utenti dell'Alta Velocità". 

Alle parole di Rossi arriva la replica del potavoce dei pendolari valdarnesi, Maurizio Da Re. "Apprezzabile l'impegno del Presidente Rossi ma rimangono senza risposta alcune domande sugli inchini e la gestione RFI della linea Direttissima. In che modo il Presidente Rossi verificherà concretamente che non ci sarà più l'inchino dei regionali ai treni AV? L'inchino attuale all'AV sarà superato con la deviazione sulla linea Lenta dei regionali, così come sta accadendo sempre più spesso? Che succederà a dicembre con lo spostamento da Firenze a Bologna della sala operativa RFI col rischio che i treni regionali siano spostati sempre più dalla Direttissima alla linea Lenta? Chi controllerà a Bologna l'operato di RFI sulla Direttissima e l'ingresso o meno dei regionali?". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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