26, Aprile, 2024

“La fabbrica che non volle chiudere”. Il libro che racconta la vertenza Bekaert, con uno sguardo alle persone e le loro storie

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Scritto a quattro mani da Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil, e Domenico Guarino, il libro ripercorre i momenti dall’annuncio della chiusura ad oggi, raccontati attraverso le storie delle persone e del territorio. Il ricavato ai lavoratori Bekaert

Si chiama "La fabbrica che non volle chiudere", ed è un libro corale, un racconto scritto a quattro mani da Daniele Calosi e Domenico Guarino, che ripercorre la vicenda Bekaert di Figline da quel 22 giugno del 2018, quando la multinazionale comunicò ai lavoratori la decisione di chiudere il sito. 

"L'idea nostra – ha spiegato Calosi, segretario provinciale Fiom Cgil – è stata quella di raccontare una storia che è stata scritta dai protagonisti dell'intera vertenza. Non solo sindacati e lavoratori, ma l'intera comunità, le persone che questa vicenda ha coinvolto. È un libro che nasce sotto forma di romanzo corale, appunto, con le voci di tutte queste persone che hanno vissuto la lotta da vicino e in prima persona". 

L'obiettivo è che questa storia non sia mai dimenticata: "La vicenda Bekaert, che ancora non si è chiusa, è l'emblema della voglia di reagire di una intera comunità e di un territorio. In un mondo di solitudine e realtà virtuale, le persone in questo caso si sono messe insieme davvero, per cercare una via d'uscita a una situazione terribile. Questa fabbrica ancora non è chiusa: e il finale lo dobbiamo e possiamo ancora scrivere tutti insieme". 

Mentre si attende dunque la convocazione al Ministero, in cui si capirà quale direzione sta per prendere la vertenza, questo libro diventa in qualche modo un omaggio alla lotta e a chi l'ha portata avanti. "Come ha scritto Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, nell'introduzione, questa è la dimostrazione che lottando non è detto che si vinca, ma sicuramente chi non lotta ha già perso. Noi come autori abbiamo rinunciato ai nostri diritti d'autore – ha concluso Calosi – e questi proventi derivati dal libro andranno interamente a sostegno della causa dei lavoratori della Bekaert".

 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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