26, Aprile, 2024

Ampliamento discarica, sull’audizione il sindaco Vadi: “La Regione garantisca maggiore partecipazione”

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Il sindaco Valentina Vadi non nasconde il malcontento per lo svolgimento anche della seconda seduta dell’audizione preliminare. L’appello ai cittadini

Dopo la seconda sessione dell'audizione preliminare dell'inchiesta pubblica sull'ampliamento della discarica di Podere Rota, un procedimento partecipativo fortemente voluto e richiesto dal Comune di San Giovanni Valdarno, e dopo la nomina dei due commissari, uno dei quali, l'avvocato Grazzini, è stasto scelto dal presidente Franchi perchè “il nome è stato presentato dal Comune di San Giovanni Valdarno che è il territorio che lamenta i disagi maggiori per la vicinanza alla discarica. A riprova di questo circa il 50% degli iscritti all’inchiesta pubblica sono residenti proprio a San Giovanni. Inoltre nella sessione del 25 febbraio, Grazzini aveva ottenuto il maggior numero di consensi da parte di privati, associazioni ed enti”, il sindaco Valentina Vadi ha espresso le proprie posizioni.

"La piattaforma usata per gestire il dibattito non è cambiata rispetto alla volta scorsa, nonostante le numerose proteste arrivate da ogni fronte per la mancanza di trasparenza e le difficoltà legate alla partecipazione. Lo strumento utilizzato per la diretta infatti, non permette di vedere il numero delle persone collegate, chi partecipa e in rappresentanza di chi".

“Abbiamo potuto soltanto guardare il primo piano del presidente e dei due commissari – spiega il primo cittadino Valentina Vadi – Il dottor Franchi ha però comunicato che, dalla prossima seduta, sarà collegato non dagli uffici di Csai, ben visibili anche questa volta dai manifesti alle sue spalle, ma, finalmente, da una sede neutrale. Una novità c’è stata: è sparita la chat per cui, questa volta, stiamo stati in totale silenzio, impossibilitati persino a esprimerci scrivendo, come ci era stato consentito la seduta scorsa. Non è questa l’inchiesta pubblica che volevamo e che ci aspettavamo. La situazione di emergenza sanitaria ci impedisce di svolgerla in presenza e di far capire il reale sentimento delle persone su una questione che riteniamo cruciale per il futuro del nostro territorio. Ma, anche da remoto, l’organizzazione poteva essere differente e poteva essere garantita una più ampia e condivisa partecipazione. Chiedo nuovamente alla Regione Toscana, come già ho avuto modo di fare anche in documenti formali, che si faccia da garante dell’inchiesta pubblica e tuteli il diritto dei cittadini alla condivisione e all’espressione”.

Adesso si apriranno le sessioni dell'audizione generale: il 12, il 20 ed il 26 marzo. Il programnma prevede l'illustrazione del progetto da parte del proponente, l'intervento di coloro che hanno presentato le osservazioni e di tutti coloro che faranno richiesta di intervento a partire da lunedì 8 marzo. “Faccio un sentito appello a tutti i cittadini di San Giovanni e del Valdarno tutto – continua il sindaco Vadi – affinché si iscrivano, prendano la parola e diano il loro prezioso contributo al dibattito contro l’ampliamento. A questo serve l’inchiesta pubblica: consentire la partecipazione delle persone quando ci sono processi dal forte impatto sul territorio e renderne palese la volontà”.

Ben 23 gli enti, associazioni, capigruppo e privati cittadini che hanno depositato le osservazioni in Regione. Il primo cittadino di San Giovanni ha sottolineato infine come non esista una questione impiantistica legata a Podere Rota: “nel senso – spiega il sindaco – che in nessun documento di Ato Sud e Regione Toscana è scritto che la discarica Casa Rota è funzionale al fabbisogno impiantistico dell’Ato Sud per il conferimento dei rifiuti urbani. E’ già in programmazione l’efficientamento dell’inceneritore di San Zeno verso il quale saranno conferiti i rifiuti urbani del territorio a partire dal 2025. Dal 2022, quando i rifiuti non potranno più essere conferiti a Podere Rota, al 2025 Ato Sud individuerà, e già lo sta facendo, la programmazione dei flussi. E questo non comporterà, mi preme sottolinearlo, aumenti spropositati delle tariffe – come sono stati paventati –  né per i cittadini né per le imprese”.

 

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