26, Aprile, 2024

Al Moby Dick “Invecchiamento e longevità” nel confronto tra Antonella Viola e Alessandra Tedesco

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Nella serata conclusiva del consueto Moby Dick Festival, ospite Antonella Viola, intervistata dalla giornalista Alessandra Tedesco, si è soffermata sul tema dell’invecchiamento nella nostra società. Stili per una giusta qualità di vita e consigli medici utili per cercare di affrontare l’ultima fase della vita con forza ed energia.

Tantissima affluenza anche in questa serata finale nell’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini per ascoltare il confronto fra Antonella Viola, immunologa e divulgatrice scientifica, e Alessandra Tedesco, giornalista e conduttrice radiofonica. La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità il tema principale e titolo dell’ultimo libro scritto da Antonella Viola in materia di invecchiamento. La vecchiaia, quindi, o meglio come affrontarla serenamente, è stata materia del confronto fra le due donne. Alessandra Tedesco apre il dibattito soffermandosi su un particolare esempio promosso dall’immunologa nel suo libro: l’occhiale da vicino. Infatti, come sottolineato subito dalla giornalista, Antonella Viola ha questa capacità di veicolare delle notizie scientifiche con grande efficacia, proprio perchè nella sua opera la componente personale si sente.

Alla domanda di Alessandra Tedesco, ma quando inizia davvero la vecchiaia?: “Questo libro racconto dell’invecchiamento, che si è un fenomeno sociale e collettivo, che se siamo fortunati affrontiamo tutti, però è anche qualcosa di molto personale, ognuno la vive a modo suo. Questo libro ha una diversa chiave di lettura, perché vi entro con l’espediente di raccontare qualcosa che tutti noi affrontiamo. Mi è venuto spontaneo iniziare il libro con l’episodio degli occhiali“. L’inizio della vecchiaia è, quindi, ravvisabile nella comparsa di alcuni sintomi, quali: rughe, capelli bianche, e appunto gli occhiali da vista, tuttavia sono solo cose estetiche e purtroppo la maggior parte della gente non conosce davvero cosa accada ai muscoli, alle ossa e agli organi interni.

Invecchiare presuppone diventare più fragili, ma ciò non comporta il dover vivere gli ultimi anni della vita senza forza fisica e in malattia, Viola: “Come possiamo arrivare più sani se il nostro sistema sanitario è insostenibile? Vi faccio un esempio partendo dalla medicina territoriale, che arranca: se un medico di base ha 300 pazienti in salute rispetto a 300, tutti di più di ottant’anni con tre o quattro patologie a testa, il sistema sanitario potrebbe non crollare”. L’obiettivo del suo lavoro è, infatti, cambiare l’impostazione mentale che le persone danno alla vecchiaia, cercando di offrire esempi e soluzione pratiche e adottabili da chiunque per arrivare più sani alla veneranda età.

Ancora Tedesco, ma qual è l’età giusta per iniziare a prepararsi all’invecchiamento?: le cellule invecchiano perché nel corso della vita subiscono una serie di danni, in giovinezza esse si riparano, ma con il passere degli anni no. I danni, però, non spariscono e spesso si accumulano per poi sfociare nel tempo, Viola: “Da sempre dovremmo avere uno stile di vita sano, non parlo solo di dieta e attenzione, ma anche di condizioni socio-economiche, infatti è stimato che ci nasce in povertà ha una maggiore probabilità di un’aspettative di vita minore. Tuttavia, intorno ai 40/50 anni avvertiamo che il nostro corpo sta cambiando, quindi cercare di cambiare almeno da quel momento”.

Alla domanda “Quanto è importante una buona alimentazione come la dieta mediterranea?” l’immunologa risponde: “L’accumulo del tessuto adiposo a livello addominale è un fenomeno che si riscontra soprattutto negli uomini e poi nella donne nella menopausa. All’inizio, i medici non pensavano che il grasso addominale fosse correlato a qualche tipi di deficit, ma gli studi recenti hanno evidenziato come esso sia pericoloso perché è metabolicamente attivo nel nostro corpo. Esso causa infiammazioni e indebolisce le difese immunitarie del nostro organismo. Alimentazione non è solo questione di grasso, ma di cosa si mangia: cereali integrali, verdure, frutta, legumi poi pesce e carne devono essere alla base”. Anche quando si mangia è importante: è stato studiato che il metabolismo umano è attivo nelle ore diurne, quindi mangiare dopo cena biscotti, gelato, ecc, può a lungo andare non essere l’ideale. L’alcool è un altro fattore determinante nel processo di invecchiamento: esso appare nella lista degli elementi cancerogeni e il suo uso (e abuso) è sconsigliato.

Sebbene le donne siano più longeve degli uomini, esse vivono peggio la vecchiaia, è possibile che siano state meno studiate dalla medicina in passato? Questa domanda posta dalla Tedesco evidenzia le differenze sostanziali che esistono fra i due generi, soprattutto durante l’invecchiamento, ancora Viola: “Dai primi giorni le donne sono più forti dei maschi, non è chiaro ancora il perchè. Le donne hanno un sistema immunitario più forte, però viviamo gli ultimi vent’anni di vita in una condizione di malattia maggiore. Perchè? La medicina di genere è ancora lontana, facendo qualche esempio: fino a poco tempo fa i medicinali erano testati solo sugli uomini. Il corpo della donne è poco studiato.”

 

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