26, Aprile, 2024

“Valdarno Estate Libera”: la video testimonianza dei ragazzi. E Libera mette a disposizione il Dossier 2021 “Trame criminali”

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Due documenti importanti, due modi diversi di promuovere la legalità: il primo è il video prodotto dai ragazzi che hanno partecipato ai campi estivi di Libera nei terreni confiscati alla mafia a Sessa Aurunca; il secondo, invece, è il Dossier “Trame Criminali” relativo al 2020, la raccolta di indagini e inchieste a cura di Fulvio Turtulici.

Il coordinamento di Libera del Valdarno lavora costantemente per la promozione della legalità e il contrasto alle mafie, operando con progetti pensati anche per i più giovani: ne è testimonianza, appunto, l’esperienza di questa estate nei campi di lavoro, che ha coinvolto una ventina di giovani valdarnesi e per la prima volta ha visto la collaborazione di tutti i comuni, una sinergia destinata a ripetersi. Nel video, sono i ragazzi stessi a raccontare la loro esperienza di vita.

Sull’altro fronte, ecco anche quest’anno il prezioso Dossier curato da Fulvio Turtulici, una ricerca portata avanti attraverso l’analisi degli articoli pubblicati in giornali, riviste e le indagini svolte dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, che delinea la presenza delle infiltrazioni mafiose in Valdarno e nella provincia di Arezzo. La prefazione è firmata da Roberto Rossi, Procuratore della Repubblica di Arezzo, e l’introduzione è a cura di Andrea Bigalli, referente di Libera Toscana.

Ed è proprio Turtulici a tratteggiare con chiarezza il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valdarno, fin dall’inizio: “Nelle pagine che seguono, considerando il Valdarno aretino e parte del territorio fiorentino, rileviamo la presenza di famiglie che le forze preposte al contrasto dei fenomeni di illegalità, nonché indagini e sentenze anche definitive, censiscono come legate a sodalizi mafiosi; quindi delineiamo il prepararsi delle mafie alle nuove evenienze, come l’adattarsi alla situazione corrente, ancora i problemi del sistema sanitario che i fatti di quest’anno hanno messo in luce e poi le inchieste e i processi per associazioni criminali, traffici di sostanze stupefacenti, corruzione, reati economici e ambientali che interessano la provincia aretina, e alcuni fatti investigativi che riguardano territori geograficamente limitrofi o talora vicende criminali sostanzialmente connesse”.

“In Valdarno le organizzazioni ritenute maggiormente presenti sono la camorra e la ‘ndrangheta; all’incirca il Ponte Leonardo ne spartisce le due aree di insediamento, anche se i calabresi stanno espandendo le loro attività. Cosa Nostra invece ha scarsa rilevanza. Tra le famiglie residenti sul territorio, tra quelle al momento in cui scriviamo le più influenti, vige un accordo di non pestarsi i piedi, località limitrofe vengono spartite quali terreni di stesse attività”.

Il dossier completo

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Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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