Al Liceo scientifico Varchi di Montevarchi si è svolta ieri mattina la Staffetta della legalità, organizzata dal Presidio di Libera Giovanni Spampinato e alla presenza della responsabile nazionale di Libera, Lucilla Andreucci. Una staffetta che porta in giro per l’Italia il ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Una staffetta per la legalità, contro le mafie e in ricordo delle vittime innocenti di illegalità e ingiustizia: è quella che ieri mattina, sabato 14 aprile, ha fatto tappa in viale Matteotti a Montevarchi, con i ragazzi del Liceo Varchi. Una iniziativa organizzata dai giovani del Presidio di Libera Giovanni Spampinato e che ha coinvolto alcune classi del Liceo Sportivo e Scientifico dell’Isis Benedetto Varchi.
Presente Lucilla Andreucci, referente nazionale per lo sport di Libera Nazionale, che ha raccontato ai ragazzi il senso di una staffetta nata alcuni anni fa a Lampedusa, con l'obiettivo di ricordare ai giovani studenti e sportivi le oltre 970 vittime innocenti delle mafie e le persone che quotidianamente subiscono forme di ingiustizia nel nostro paese.
Non a caso, infatti, il testimone della staffetta della legalità è un pezzo di legno di un barcone affondato a Lampedusa, già passato di mano in circa 7 anni a oltre diecimila ragazzi in Italia, in ricordo di tutti coloro che sono morti per le tante forme di ingiustizia.
Una mattinata che è servita anche ad illustrare le attività che Libera svolge nel territorio nelle sue campagne sulla legalità e di ricordare come lo sport sia uno delle forme migliori per riscoprire valori importanti nella vita dell’uomo, come il rispetto degli altri e il rispetto delle regole.
Gli studenti del Varchi, insieme ai loro insegnanti e al Dirigente scolastico, hanno poi deciso di prendere parte alla staffetta che si è svolta lungo un percorso di 80 metri, passandosi dunque il testimone tra le mani, nel segno di un impegno personale per la legalità e la giustizia.