06, Maggio, 2024

Il Comune intitola una strada a Otello Gaggi, antifascista e anarchico morto nel gulag sovietico nel 1945

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L’inaugurazione in zona Lucheria avverrà sabato 11 novembre alle 16.00. Interverrà anche il cantautore Alessio Lega con i suoi canti della tradizione popolare e libertaria

A Otello Gaggi, sangiovannese antifascista e anarchico morto nel gulag sovietico nel 1945, il Comune di San Giovanni ha intitolato una strada nella zona Lucheria, una parte di quella che finora era via Maestri del Lavoro. L'inaugurazione ufficiale si terrà sabato 11 novembre alle 16.00. Sarà presente anche il professor Giorgio Sacchetti del Comitato "Un ricordo per Otello Gaggi" che alla tragica storia del sangiovannese ha dedicato un libro che ne ricostruisce la vicenda di combattente per la libertà e contro tutti i totalitarismi. Interverrà anche il cantautore Alessio Lega con i suoi canti della tradizione popolare e libertaria.

 

Ma chi era Otello Gaggi? "Partecipò ai grandi movimenti popolari di opposizione alla prima guerra mondiale, all’insurrezione popolare antifascista del 23-24 marzo 1921 in Valdarno e, da rifugiato politico in URSS, rifiutò la cittadinanza sovietica intendendo mantenere a tutti i costi quella italiana. Criticò in maniera serrata e motivata il sistema sociale sovietico ed è per questo che fu condannato al Gulag, dove morì dopo un decennio di indicibili sofferenze".

"La sua lotta contro tutti i totalitarismi assunse connotati internazionali: fin dagli anni trenta Otello Gaggi venne fatto oggetto di una grande mobilitazione internazionale a suo favore e negli anni quaranta personalità di spicco del socialismo e dirigenti del movimento operaio si impegnarono per la sua sorte, fra questi Victor Serge e Giuseppe Saragat. Archetipo di vittima dei totalitarismi novecenteschi, Otello Gaggi rappresenta oggi più che mai, con la sua vita da semplice operaio di Ferriera e da militante anarchico, un’appartenenza ideale e culturale che ha caratterizzato, in maniera ampia, tutto il Valdarno minerario e siderurgico tra Ottocento e Novecento".

Traccia la storia di Gaggi Giorgio Sacchetti

 

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