19, Maggio, 2024

Dopo la denuncia di Valdarnopost, iniziate le operazioni di pulizia sugli argini dell’Arno

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Sabato scorso Valdarnopost pubblicò un dossier fotografico sullo stato di degrado che regna sulla riva destra dell’Arno: otto chilometri con numerose discariche abusive. L’amministrazione di Figline e Incisa comunica di aver effettuato, tramite Aer, la bonifica dell’area nel proprio territorio comunale.

Dopo la denuncia di Valdarnopost interviene il Comune. Anche a seguito di segnalazioni del Corpo Forestale il Comune di Figline e Incisa interviene nell’area lungo gli argini dell'Arno in zona Matassino: una zona devastata dalle discariche abusive.
 
Nella strada sterrata che porta fino al Casello di Incisa – ma gran parte della zona è nel territorio di Reggello –  erano stati scaricati senza permesso diversi materiali come mobili e cucine. L’amministrazione di Giulia Mugnai ha deciso di ripulire subito la zona di propria competenza. Sempre il Comune di Figline e Incisa è intervenuto nella strada che dalla regionale 69 porta al Porcellino, ai cui lati si erano accumulati rifiuti di vario genere abbandonati dai passanti. In entrambe le zone l'intervento svolto ha comportato la raccolta di molto materiale, soprattutto al Matassino trattandosi di materiale più ingombrante: attualmente la situazione risulta normalizzata grazie anche alla collaborazione di Aer.
 
Le segnalazioni private sono state importanti al fine della bonifica delle due zone e il responsabile ufficio Ambiente, Lorenzo Venturi, tiene a sottolineare che “il Comune è sempre disponibile a raccogliere le segnalazioni dei cittadini su discariche abusive, ma anche a fornire tutti i dettagli per lo smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto”.
 
“Trattandosi di interventi straordinari – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Tilli – si crea un danno economico oltre che ambientale. Infatti questi interventi di rimozione costano alla collettività ed è proprio la collettività che per prima deve impegnarsi nel mantenere il decoro pubblico e la sicurezza. E’ solo con l'educazione, il rispetto e le denunce da parte dei privati che si potrà evitare l'utilizzo di risorse pubbliche per rimediare a comportamenti di inciviltà che compromettono il nostro territorio”.

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