Il Partito Democratico di Figline e Incisa interviene con una nota della Segreteria comunale sulla crisi di maggioranza appena aperta e afferma di aver “preso atto con stupore e rammarico delle dimissioni del Vicesindaco Umberto Ciucchi e della decisione del Partito Socialista di non continuare il percorso politico all’interno della maggioranza. È una scelta che rispettiamo – continua il PD – ma che non possiamo non considerare contraddittoria rispetto agli stessi principi richiamati nel documento che il PSI ha diffuso. Il PSI invoca la responsabilità verso il Paese, ma una scelta di rottura in questa fase rischia di generare instabilità, contraddicendo l’obiettivo di garantire continuità e
serietà nell’azione di governo. Allo stesso modo, il PSI rivendica i risultati conseguiti finora, ma contemporaneamente abbandona la maggioranza che ha reso possibili quei traguardi: se tali risultati sono considerati positivi, la decisione di interrompere la collaborazione che li ha permessi appare difficilmente comprensibile”.
La nota del Partito Democratico richiama a quanto accaduto a inizio anno, con la prima crisi di maggioranza, e a quanto è stato portato avanti da allora: “Con una decisione sofferta e difficile, solo pochi mesi fa, il PD ha responsabilmente condiviso la scelta del Sindaco di effettuare un rimpasto dell’intera Giunta al fine di poter ritrovare una serenità e una condivisione di intenti con il Partito Socialista formalizzando un nuovo patto di governo e nominando il capogruppo socialista come suo Vicesindaco con piena fiducia nella persona di Umberto Ciucchi. Nel bilancio di luglio sono stati finanziati 4 milioni di euro, con importanti investimenti per l’impiantistica sportiva, per le agevolazioni TARI, per il palazzetto dello sport della scuola Leonardo da Vinci, per le aree verdi. E la Giunta sta lavorando sul bilancio preventivo 2026 e per il progetto sul Centro storico, oltre ad importanti interventi in ambito sociale, educativo e culturale. Ed era aperto un tavolo politico di incontro e condivisione con l’intera Coalizione di maggioranza, al quale ora però il PSI, che da una parte richiama come valore il dialogo, ha scelto di sottrarsi in quel confronto istituzionale che trova la sua sede naturale proprio nella coalizione di governo”.
“Per questo – conclude la nota del PD – le dimissioni di Ciucchi e l’uscita del PSI dalla maggioranza arrivano come un fulmine a ciel sereno, ma confidiamo nel senso di responsabilità peraltro richiamato proprio dal PSI nel suo comunicato stampa. Garantire il numero legale nei prossimi Consigli comunali senza fare ostruzionismo al solo fine di sfiduciare il Sindaco bloccando l’attività amministrativa sarà la cartina tornasole di questa dichiarata responsabilità. Se così non fosse, sarebbe facile poter presupporre che vi sono altre strategie politiche dietro la scelta del Vicesindaco e del Partito Socialista e di questo ne dovrebbero rispondere a coloro che, appena un anno fa, hanno riposto in loro la fiducia come forza di centrosinistra”.

