Respinte le richieste delle minoranze, ma la discussione su Ricasoli porta alla luce diversi aspetti: prima di tutto, mancano ancora 700mila euro per la messa in sicurezza. “Chiesti a Regione e Governo”, afferma Grasso. “Lavori fatti a metà”, attacca Bucci. “La Regione deve assumersi le responsabilità”, aggiunge Camiciottoli
Soldi spesi, responsabilità, lavori effettuati o ancora da fare: nel giorno dello scivolamento di una parte del versante di frana su cui erano stati eseguiti i lavori, Ricasoli diventa il punto caldo del consiglio comunale. Tra gli attacchi delle opposizioni e le rivendicazioni del sindaco Francesco Maria Grasso, che ribadisce: "Questa amministrazione è stata la prima in 30 anni a fare qualcosa di concreto a Ricasoli".
Sullo smottamento di una parte dei lavori il sindaco non entra nel merito. Fa il punto della situazione, però: "Nell'appalto già chiuso sono stati spesi 1 milione e 350mila euro. Lavori eseguiti, e conclusi. Forse si potevano fare meglio, forse si poteva fare di più: però questi sono stati fatti. Ora, per mettere in sicurezza anche l'altro versante, mancano circa 700mila euro. Dobbiamo preparare un progetto esecutivo, ma c'è già l'impegno della Regione, che ha inserito l'intervento nel Documento Annuale di Difesa del Suolo. Abbiamo chiesto fondi anche al Governo, e su queste richieste cerchiamo la collaborazione di tutti, affinché si trovino i fondi necessari per terminare le opere".
Sono le opposizioni ad attaccare, però. Bucci (Prima Montevarchi) e Camiciottoli (Democratici e Progressisti) presentano due diversi atti di indirizzo, che alla fine non passeranno per l'astensione dei consiglieri di maggioranza (6 quelli presenti al momento del voto, contro i 4 voti a favore delle opposizioni).
"La nostra richiesta – ha argomentato Bucci – è di aprire una commissione d'inchiesta. C'è da fare chiarezza su come sono stati spesi quei soldi, 1 milione e 350mila euro, per poi vedere scivolare una parte di versante: lì dove si è fatto un intervento a mezzo perché i soldi erano finiti, e non è stata posata in opera una rete di contenimento. Questo scivolamento del versante è stato il risultato. E poi: dal 2000 al 2010 risultano spesi almeno 380mila euro a Ricasoli: che fine hanno fatto? La nostra proposta è di modificare gli investimenti previsti, spostare ad esempio la somma di 625mila euro prevista sul Memorario a Ricasoli".
"Se la Regione ha inserito il progetto sul Documento Annuale di Difesa del Suolo, vorrei vederlo – ha aggiunto Camiciottoli – non dimentichiamo che dal 16 luglio scorso il consiglio comunale aveva chiesto di attivarsi perché il finanziamento di Ricasoli finisse fra le priorità della Regione. Io sono amareggiato dall'inconcludenza di questa amministrazione: questo è un lavoro che richiede competenze e risorse che questo comune forse non ha, per questo fin dall'inizio ho chiesto che se ne assumesse la responsabilità la Regione, prendendolo in carico. E ancora, che fine hanno fatto i dati sul monitoraggio effettuato a Ricasoli con i rilevatori dell'Università di Firenze? Avrebbero dovuto essere pubblici, non li abbiamo mai visti".
Esce al momento del voto su Ricasoli la consigliera Pd Sara Caporaso, che a Ricasoli abita, e che commenta: "Riconosco a questa amministrazione il merito di aver fatto qualcosa, per prima. Sul movimento franoso che si è evidenziato in queste ore, però, una cosa la vorrei dire: quando a suo tempo si capì che, per la parte finale dei lavori, rimanevano pochi soldi, invitai il geometra del comune a evitare di spenderli, piuttosto che eseguire in quel punto lavori fatti a metà, un intervento inutile. Invece fu deciso di andare avanti in quel modo: e il risultato è che oggi, in quel punto, si è verificato lo scivolamento. Soldi buttati".