05, Ottobre, 2024

Procedura di licenziamento in Bekaert, le reazioni della politica. Appelli a Governo e Regione

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Stefano Mugnai (FI): “Responsabilità anche della politica”. I parlamentari toscani del PD: “Decisione di Bekaert è uno schiaffo inaccettabile”

La decisione di Bekaert di avviare le procedure di licenziamento per i 176 lavoratori rimasti in vertenza sta sollevando numerose reazioni da parte degli esponenti politici del territorio. 

Duro il commento di Stefano Mugnai, parlamentare valdarnese di Forza Italia: "Purtroppo sulla Bekaert avevo ragione. La multinazionale inqualificabile, ma chi ha avuto negli ultimi mesi responsabilità di governo, a vari livelli, non ha fatto quanto avrebbe dovuto. La politica ha il dovere di saper individuare le priorità: e quei 176 lavoratori sono una priorità. E' da molto tempo, anche in questi ultimi giorni, che noi di Forza Italia e le sigle sindacali chiedevamo un interessamento forte delle Istituzioni locali e nazionali. Si è parlato per settimane di convocare un tavolo nazionale Regione-Governo per arrivare ad una soluzione, ma nulla è stato fatto. Possibile che dal 2 ottobre del 2018, con l'accordo siglato presso il Mise da Bekaert, fino ad oggi non sia stato possibile evitare il peggio? Da parte nostra come Forza Italia agiremo per cercare ogni strada utile per fermare i licenziamenti. Una decisione folle quella dell'azienda belga, se vista all'interno di un quadro economico e sociale così complicato come l'attuale nel nostro Paese."

Il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella e i parlamentari del PD eletti in Toscana, Dario Parrini, Luca Lotti, Caterina Biti, Laura Cantini, Filippo Sensi, hanno dichiarato in una nota congiunta: "La decisione della Bekaert di licenziare a Natale 176 lavoratori è uno schiaffo inaccettabile alle famiglie dei dipendenti, al territorio toscano, alle sue istituzioni e all'impegno del governo. Una decisione irresponsabile su cui chiediamo all'esecutivo di mettere in campo subito ogni sforzo per scongiurare un esito drammatico che impoverisce la capacità di impresa in Toscana e mette in ginocchio centinaia e centinaia di persone. Non se ne esce abbandonando, scappando, ma facendosi carico, oggi, come nelle settimane che verranno, della vita e del lavoro delle persone: l'azienda ritiri immediatamente la procedura di licenziamento".

Il senatore socialista Riccardo Nencini, presidente della commissione Istruzione e Cultura del Senato, aveva inviato nelle ore precedenti l'annuncio di Bekaert una lettera a Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, per sollecitare azioni in breve tempo. “É necessario che si costituisca quanto prima il tavolo di lavoro tra la Regione Toscana e il Governo, finalizzato a scongiurare il rischio dei numerosi licenziamenti che minacciano centinaia di lavoratori della nostra Regione. Confido nella riuscita del progetto di cui ti eri fatto promotore nei mesi passati per scongiurare il rischio di licenziamento che incombe sui lavoratori dello stabilimento di Figline”. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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