10, Maggio, 2024

Partorisce in casa nella notte, assistita dalla dottoressa e dai volontari della Misericordia. Mandò: “Vincente l’organizzazione dei soccorsi”

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Si chiama Bianca, è una bambina di 3 chili e 800 grammi ed è nata alle 00.34 di questa notte, lunedì 7 marzo, in casa: la mamma Sara, infatti, ha partorito nell’abitazione del Comune di Cavriglia, con accanto il babbo Fabio. Seconda figlia della coppia, la piccola non ha aspettato di arrivare all’Ospedale del Valdarno per venire al mondo, ma è venuta alla luce nel divano del salotto, assistita dai volontari della Misericordia di San Giovanni Valdarno e Cavriglia e dalla dottoressa Nadia Lazzerini.

“Pensavo che per il secondo parto il travaglio sarebbe stato più veloce – ha raccontato mamma Sara  – ma non così precipitoso. Ho iniziato a sentire fastidio al basso ventre verso le 23.30, ma non credevo di dover avvisare nessuno, neanche il mio compagno, pensavo fosse un malessere passeggero nonostante fossi già alla trentanovesima settimana ed invece, con il passare dei minuti, mi sono accorta che la situazione stava prendendo un’accelerazione improvvisa e non sarei mai riuscita ad arrivare in ospedale in tempo, viste le forti contrazioni ravvicinatissime e la voglia di spingere. Così abbiamo chiamato la centrale operativa dell’emergenza urgenza che in pochissimo tempo ha mandato ambulanza ed automedica”.

“Non dimenticherò mai i volontari della Misericordia che una volta arrivati hanno letteralmente afferrato la bambina che stava nascendo sul divano del salotto, loro emozionati come noi di trovarsi una situazione emergenziale, ma allo stesso tempo indescrivibile. Le preoccupazioni ovviamente c’erano, ma la dottoressa Lazzerini e l’infermiere Riccardo Lachi arrivati poco dopo la nascita hanno constatato il buono stato di salute sia mio che di Bianca e siamo state accompagnate all’ospedale”.

“Assistere ad un parto in casa è sempre una forte emozione – commenta la dottoressa Nadia Lazzerini – Non è la prima volta che mi capita, ma ogni situazione è unica e irripetibile. Dopo aver clampato il cordone ombelicale e fatto le verifiche dello stato di salute di madre e figlia ho tranquillizzato i genitori che giustamente erano in uno stato di sorpresa e agitazione e ci siamo recati all’ospedale della Gruccia”.

“Anche questa volta – commenta il dottor Massimo Mandò direttore del dipartimento Emergenza Urgenza della Asl Tse – l’organizzazione dei soccorsi dell’emergenza sanitaria in aria provinciale aretina si è dimostrata vincente La capillare presenza di mezzi di soccorso di base gestiti grazie al preziosissimo contributo delle associazioni di volontariato, coadiuvato da una rete di mezzi di soccorso avanzato, sia infermieristici che medico infermieristici, gestita dalla centrale operativa, che ha la regia clinica, ha fornito assistenza necessaria. Sappiamo che il parto precipitoso è un’evenienza descritta in Letteratura, seppur in un ridotto numero di casi. Per gestirlo in un territorio rurale come il nostro serve una strategia attenta di distribuzione delle risorse ed un addestramento sempre elevatissimo sia dei volontari che dei sanitari professionisti”.

Un augurio arriva anche dal Sindaco del Comune di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti: “La nascita è un evento sempre meraviglioso – commenta – stupenda è la notizia dell’arrivo di Bianca, nata stanotte all’interno del nostro territorio comunale, dopo la chiamata al 118 da parte dei genitori. E’ un evento rarissimo, e dico grazie all’eccellente lavoro del personale medico che ha saputo fronteggiare l’emergenza. Auguri a Bianca, alla mamma Sara e al babbo Fabio: appena possibile incontrerò la famiglia per dare il benvenuto alla nuova arrivata nella nostra Comunità.”

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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