26, Aprile, 2024

Serristori: in chirurgia mancano gli operatori sociosanitari. I Cobas tornano a denunciare la carenza di personale

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In questo caso l’attenzione finisce sul numero di OSS in servizio, in particolare alla chirurgia dell’ospedale figlinese: “Tenere il personale al disotto dei minimi essenziali contribuisce a
rafforzare la precarizzazione di un ospedale che invece doveva essere rilanciato”

Troppo pochi gli OSS, Operatori sociosanitari, in servizio al Serristori, e in particolare la carenza si farebbe sentire nella chirurgia: è la denuncia che arriva dalla Rsu Cobas, che spiega: "E’ inaccettabile che un OSS sia stato assegnato solo all’apertura anni fa della Week Surgery e immediatamente tolto, scaricando nel tempo sugli infermieri ulteriori carichi di lavoro e compiti tipici di un'altra figura professionale con conseguente demansionamento degli infermieri".

"Tenere il personale al disotto dei minimi essenziali contribuisce a rafforzare la precarizzazione di un ospedale che invece doveva essere rilanciato". Per questo Calò, Mangiola, Fontanelli e Crinelli, delegati Rsu Cobas Pubblico Impiego, chiedono che "il personale OSS promesso alla Week Surgery venga inviato così come deve avvenire la copertura del turn over per il resto dei servizi ospedalieri e territoriali riducendo rischio clinico, stress lavoro correlato, mantenimento degli standard assistenziali e di presa in carico del paziente adeguato alle diverse richieste e necessità. Per il Dipartimento Infermieristico e Ostetrico aziendale non ci sono più alibi, il mega concorso per gli OSS è ultimato ora occorre dare risposte stabili ai lavoratori mettendo fine ad un clima di incertezza".

Secondo i Cobas, questo sarebbe l'ennesimo segnale di un "progressivo depotenziamento dell’attività chirurgica generale e d’urgenza per acuti dell’ospedale Serristori a vantaggio di una chirurgia interventistica programmata a bassa intensità", portata avanti con l'obiettivo "di realizzare risparmi di spesa al fine di mutare la vocazione dell’Ospedale Serristori come futura casa della salute, ovvero un mega distretto territoriale con un assemblamento di servizi e di funzioni che afferiscano ad ambiti sanitari diversi, l’uno territoriale l’altro, per poco ancora ospedaliero, con una Week Surgery che lentamente si sta trasformando in Day Surgery". 

"Da tempo – ricordano i Cobas – chiediamo che indipendentemente dai giochi di palazzo, questa operazione di depotenziamento non avvenga sulle spalle degli infermieri: gli utenti ricoverati hanno il diritto di ricevere una assistenza adeguata e al contempo gli operatori sanitari hanno il diritto di lavorare in sicurezza, nel rispetto del proprio profilo di appartenenza".

E in chiusura i rappresentanti dei lavoratori ricordano il grido d'allarme lanciato alcune settimane fa "per le mancate coperture del turn over che ad ottobre 2019 metteranno in crisi i reparti ospedalieri, ambulatoriali e territoriali. Impressionante è il silenzio e la latitanza delle amministrazioni Comunali del Valdarno Fiorentino che stanno facendo andare l’Ospedale Serristori alla malora". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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