19, Marzo, 2024

Serristori, Cobas e Comitato insieme: “Non si può più perdere tempo”. E preparano la manifestazione in Regione

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L’incontro richiesto dai sindaci è fissato per inizio settembre: “Troppo tardi”, secondo i Cobas e il Comitato Salvare il Serristori. “Precarietà e declassamento non permettono inutili perdite di tempo”

Si farà il 2 settembre prossimo, l'incontro fra Regione Toscana, Ausl Toscana Centro, e i sindaci del Valdarno fiorentino. Una data fissata dopo le richieste dei tre sindaci e delle associazioni, per chiarire una volta per tutte quale sia il destino dell'ospedale Serristori. Ma è una data che non piace ai Cobas e al Comitato: perché "è troppo avanti nel tempo, mentre l'ospedale ha bisogno di risposte subito", spiegano. 

In una lettera congiunta, firmata da Mangiola, Calò e Fontanelli per i Cobas e da Clara Mugnai per il Comitato Salvare il Serristori, si legge: "Abbiamo appreso attraverso la stampa che l’incontro richiesto dai tre Sindaci del Valdarno fiorentino alla Regione Toscana, dopo la straordinaria manifestazione del 26 giugno contraria allo smantellamento del presidio ospedaliero Serristori, è stata fissata per il 2 settembre. Una data socialmente e politicamente inaccettabile che sottovaluta e non tiene conto della gravità della situazione e della forte precarietà in essere dell’Ospedale Serristori, minacciato di declassamento e quindi ridotto a mero stabilimento con semplici funzioni di pronto soccorso subalterno al presidio ospedaliero OSMA di Bagno a Ripoli". 

"Un ospedale, così ridotto, non è in grado di dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini" sostengono Cobas e Comitato. "La data individuata tra i vari livelli istituzionali per il 2 settembre non valorizza neppure la recente e importante sottoscrizione da parte delle associazioni del volontariato e delle reti e circoli della società civile valdarnesi con i tre Sindaci, Mugnai, Benucci, Lorenzini, di un documento congiunto che denuncia la revoca unilaterale da parte del Direttore Generale della Asl, dottor Morello, del patto territoriale vigente, il non rispetto dell’attuale piano socio sanitario, e i tagli indiscriminati predisposti dagli attuali manager con la soppressioni di posti letto, reparti di degenza,  attività, servizi e personale". 

Una serie di problemi che hanno portato i Sindaci del Valdarno fiorentino a richiedere, anch’essi, un cambio dell’attuale gestione della Ausl, insieme a impegni precisi e puntuali da parte di Regione e USL Toscana Centro per il reintegro dei medici e del personale sanitario del comparto mancanti, di tutti i posti letto soppressi, per il rispetto degli impegni sottoscritti con il patto territoriale, in particolare nell'individuare il Serristori come ospedale per acuti che cura le urgenze, con P.S. H24 e sub intensiva.

"Un documento non negoziabile – sottolineano Cobas e Comitato Salvare il Serristori – e ora necessario per fermare immediatamente smantellamento e declassamento. Ecco perché la politica deve stare dentro ai tempi. Più volte abbiamo ribadito che è una corsa contro il tempo, per fermare chi lavora solo per depotenziare il servizio sanitario pubblico valdarnese e distruggere il Serristori. Chiediamo quindi alla Regione Toscana di convocare entro e non oltre la terza settimana di agosto l’incontro con i Sindaci del Valdarno fiorentino. Ai Sindaci chiediamo di unirsi alla nostra richiesta continuando ad essere in sintonia con la volontà popolare in difesa dell’Ospedale". 

Intanto, i Cobas e il Comitato hanno annunciato di aver dato il via all’organizzazione della manifestazione-presidio davanti alla Regione Toscana per il 5 settembre 2020, come anticipato già il 26 giugno, "se dovesse perseguire la volontà gestionale espressa dal Direttore Generale USL Toscana Centro dottor Morello contro il Serristori, il patto territoriale e il piano sanitario regionale". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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