26, Aprile, 2024

Vent’anni dalla morte di Venturino Venturi: un percorso espositivo in tre tappe ne ricorda l’impegno civile

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Si chiama ‘…Vedere il giorno e la notte’, ed è un progetto espositivo a tappe, dedicato a Venturino Venturi nel ventennale dalla sua morte. Un percorso in tre luoghi della cultura particolarmente significativi per il Valdarno e per l’artista: Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e Cavriglia. Un progetto presentato nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana. Presente Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale; il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni Enzo Brogi; il vicesindaco e assessore alla Cultura di Loro Ciuffenna Nicoletta Cellai, l’assessore alla Cultura di Terranuova Caterina Barbuti; la curatrice delle mostre e direttrice dell’archivio e del museo ‘Venturino Venturi’ Lucia Fiaschi, il grafico e curatore delle mostre Andrea Rauch, la direttrice dell’archivio del Consiglio regionale Monica Valentini.

Il progetto e le tappe al Museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna, a Palazzo Concini di Terranuova Bracciolini, e al Museo Mine di Cavriglia, nascono dalla riflessione dei curatori Fiaschi e Rauch sulla necessità di proporre all’attenzione dei nuovi pubblici una straordinaria stagione che vide al centro della riflessione storica ed artistica la memoria delle drammatiche vicende che ferirono particolarmente la Toscana, ma che fu anche segno di attenzione della comunità a temi sostanziali alla vita civile. La capillare comunicazione, della quale i manifesti editi dal 1970 al 1990 furono elemento di punta, ricostruì a partire dalla memoria comunità ferite, che cominciarono a riconoscersi in un rinnovato cammino di condivisione di valori etici e civili.

La ricorrenza del ventennale della scomparsa di Venturino Venturi, chiamato spesso a realizzare monumenti a tema civile, è per il carattere poetico e visionario dei suoi interventi, più che l’occasione, la sostanza prima di questo progetto: basti ricordare come il ‘Murale’ di Castelnuovo dei Sabbioni in memoria delle vittime della strage nazifascista del 4 luglio del 1944 ancora oggi preservi integra la sacralità della memoria e conservi segni di speranza e di vita.

“Ricordare Venturino Venturi, a vent’anni dalla morte, significa celebrare una delle figure più significative del patrimonio culturale della Toscana – ha detto Mazzeo – un precorso a tappe che è anche l’opportunità di restare dalla parte giusta della storia. Continuare ad investire nella cultura è essenziale e il contributo dato dal Consiglio per questo percorso espositivo è molto alto”. Lo ha spiegato bene Valentini, rilevando come molti dei manifesti in esposizione derivino proprio dall’archivio dell’Assemblea legislativa. Le mostre sono dunque anche una “opportunità per aprirsi al territorio”.

La collaborazione tra istituzioni nella promozione del patrimonio culturale è stata evidenziata dal presidente del Comitato regionale per le comunicazioni. Brogi, parlando di Venturino e Rauch, ha rilevato la capacità creativa di entrambi che nel disegno rappresentano temi, valori e aspetti sociali di un popolo e di un pezzo di cultura toscana. Dai due curatori, infine, il filo conduttore del percorso: una riflessione sull’impegno civile di Venturino e sulla sua capacità di restituire la memoria di eventi e lutti pensando agli uomini e alla famiglia. La sua frase ‘Io nasco appena’, ricordata da Rauch e Fiaschi in conferenza stampa, conferma come ogni suo esercizio sulla memoria è traslato in un futuro possibile.

Le mostre sono organizzate dai Comuni di Loro Ciuffenna, Terranuova Braccioli, Cavriglia. Hanno ricevuto il sostegno del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Archivio storico dell’Assemblea legislativa, MAGMA di Civitanova Marche e con le associazioni D’Arno – Amici dei Musei e dei Monumenti del Valdarno Superiore e con Cantiere Venturino Venturi ETS.

MUSEO E PINACOTECA VENTURINO VENTURI DI LORO CIUFFENNA
2 Giugno 2022 – 28 agosto 2022

Tra gli anni Settanta sino a tutti i Novanta, Regione Toscana ha editato manifesti murali a sottolineare quelle ricorrenze civili – 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno – alle quali affidava il rinnovato dialogo con la popolazione cui ancora era viva la memoria dei tragici eventi del secondo conflitto mondiale e, successivamente, affidando ai manifesti il commento visivo dei momenti fondamentali del cammino civile della comunità, con il primario obiettivo di ricostruirne passo dopo passo consapevolezza civile ed etica. Commissionati a grafici di altissimo profilo e ad artisti di rilievo nazionale i manifesti murali divennero un capillare ed efficace strumento di comunicazione. I manifesti, provenienti dall’Archivio storico del Consiglio regionale della Toscana, sono esposti negli ambienti della Pinacoteca e del Museo Venturino Venturi ove si vedono i bozzetti originali che Venturi propose per il manifesto che gli venne commissionato nell’occasione del 2 giugno 1988. Tra le firme principali Andrea Rauch, Leonardo Mattioli, Roberto Barni, Umberto Buscioni e Venturino Venturi.

PALAZZO CONCINI DI TERRANUVA BRACCIOLINI
17 giugno 2002 – 28 agosto 2022

Per Venturino Venturi la declinazione dell’impegno è stata sempre strumento privilegiato di dialogo con la comunità civile. Spesso chiamato ad onorarne la memoria anche a motivo dell’altissimo profilo etico che lo ha sempre contraddistinto, si è cimentato con una produzione ‘monumentale’ di poetica e visionaria sintesi che da Firenze, con il Monumento ai martiri del nazismo di Piazza Tasso, lo ha condotto a Loro Ciuffenna con il Monumento alla famiglia umana passando per Chitignano per poi raggiungere Castelnuovo dei Sabbioni con il Murale per la memoria della strage nazifascista del 4 luglio 1944. Chiamato al concorso di Londra del 1947 per la memoria dei prigionieri politici ebbe l’onore del podio. Venne poi il tempo del Monumento di Piazza Tasso, un blocco di pietra savonniére scavato all’interno a suggerire il ventre sterile per l’immane tragedia dei campi di sterminio. Successivamente Venturi lavorò a Verbo nascente, un macigno scavato longitudinalmente per una sublime Ascensione, ma dedicato alle vittime di tutte le guerre, indi il Monumento alla famiglia umana di Loro Ciuffenna in memoria della Resistenza: un marmo statuario con scolpito un uomo che sostiene di spalle la donna con in braccio il bambino, sintesi poetica di speranza, che ottenne il plauso di Ragghianti che spesso, per contro, dichiarava la propria avversità al monumentalismo italiano dalle cui trappole Venturi sfuggì sempre. In mostra monotipi a olio su carta che preludono alla espressione monumentale e approfondiscono temi strettamente connaturati alla poetica venturiniana.

CASTELNUOVO DEI SABBIONI – MUSEO MINE DI CAVRIGLIA
3 luglio 2022

A Castelnuovo dei Sabbioni esiste un luogo straordinario dove un’intera comunità, dalla memoria viva della strage nazifascista, ha saputo ed ancora sa, trarre linfa vitale. Chiunque passi per Piazza Pertini ne avvertirà la forza, tanto che dal 1993, quando venne inaugurata, ad oggi mai è stata brutalizzata, nemmeno incautamente. Essa è cinta dal Murale che Venturino dedicò a quella comunità ferita dalla strage del 4 luglio del 1944, una comunità che ha saputo risorgere grazie al lavoro nobile e duro della miniera, ai saldi legami familiari e alla pace, a nuova vita. Il Murale è introdotto dalla possente sagoma dell’uomo di ferro che con la mano alzata protegge, severo, la piazza e tutta la comunità. Venturino molto lavorò per la scultura e per quel Murale del quale viene presentato il restauro che ne restituisce integralmente le vivacità cromatiche. Sarà anche occasione di una mostra negli ambienti del Museo MINE che esporrà per la prima volta i bozzetti originali, le immagini del cantiere, traccia di una stagione straordinaria i cui echi si estendono ancora oggi. Il completamento dell’importante campagna di restauro coincide con la celebrazione del 4 luglio, memoria viva della strage che uccise 191 civili innocenti.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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