07, Luglio, 2025

Tarip, San Giovanni civica: “Non funzionerà mai e sarà anzi dannosa da un punto di vista economico e ambientale”

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Dopo l’annuncio da parte dell’Amministrazione comunale dello slittamento della Tari puntuale dal primo luglio al primo gennaio 2026 interviene il gruppo consiliare San Giovanni civica che sul tema ha organizzato una petizione finora suggellata da circa 2.000 firme dei cittadini.

Il capogruppo consiliare Lisa Vannelli: “Seppure la Sindaca motivi questa scelta con una semplice volontà di concedere più tempo ai cittadini per farli abituare al nuovo metodo di smaltimento dell’indifferenziato, noi riteniamo che si tratti già di un primo segnale di consapevolezza dell’amministrazione dell’enorme errore commesso. Appare evidente, invece, che il vero motivo di questo rinvio non sia affatto la volontà di ‘dare più tempo ai cittadini’, ma piuttosto il tentativo trasparente di togliere un tema scomodo dal dibattito politico alle porte delle elezioni regionali. La giunta Vadi ha semplicemente scelto di guadagnare tempo per non pagare subito, alle urne, il prezzo di un provvedimento impopolare e profondamente sbagliato. Un calcolo politico, insomma, fatto sulla pelle dei cittadini”.

“Come abbiamo detto tante volte, la nuova Tari Puntuale non funzionerà mai e sarà anzi dannosa da un punto di vista economico e ambientale. Ed è anche quello che pensano migliaia di cittadini, che in centinaia hanno invaso le nostre pagine social di richieste di aiuto e intervento contro tale provvedimento iniquo, e che, soprattutto, in quasi 2000 hanno sentito necessario recarsi nei nostri punti di raccolta firme, mettendoci la faccia in prima persona. Come si può ignorare un simile dissenso pubblico, senza precedenti nella storia sangiovannese?”.

Lisa Vannelli continua: “Tra l’altro, anche nelle riunioni pubbliche aperte ai cittadini che la giunta Vadi ha convocato insieme a Sei Toscana, la stessa cittadinanza ha messo in forte discussione il nuovo metodo e non ha assolutamente chiesto, così come noi, un rinvio dell’avvio ufficiale, ma una cancellazione totale (o quanto meno un aumento del numero dei conferimenti massimi, totalmente insufficienti). Ci troviamo a concordare totalmente con le richieste della cittadinanza, oltre a sottolineare come sia sbagliato di fondo un metodo che conta il numero delle aperture di un cassonetto piuttosto che premiare chi ricicla di più e chi produce un minore peso di rifiuto in generale”.

Il capogruppo di San Giovanni civica conclude annunciando che la raccolta delle firme continuerà: “Ebbene, noi non ci arrendiamo e, nell’attesa che passati 30 giorni dalla prima consegna della firme raccolte ci venga concesso dal Presidente Martellini il Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza sulla questione, raccoglieremo ancora tante firme in giro per la città: ci troverete ogni sabato mattina di giugno in piazza Cavour dalle 10 alle 13 al nostro gazebo, per farvi firmare ma anche per dialogare tutti insieme (anche con chi ha già firmato!) su come muoverci nel modo più determinato e compatto per fare ritirare definitivamente e per sempre un provvedimento ingiusto e penalizzante per cittadini e attività produttive”.

Intervista di Martina Giardi

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