20, Aprile, 2024

Piscina chiusa, amarezza fra i frequentatori. La Uisp Nuoto Figline cerca soluzioni per salvare la stagione agonistica

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È stata accolta tra rabbia e rassegnazione, fra gli abbonati e gli iscritti, la notizia che la piscina comunale di Figline non riaprirà con tutta probabilità fino a settembre. Tutto è partito dal parziale distacco di una porzione di soffitto nell’area antistante gli spogliatoi, avvenuto fortunatamente di notte: i controlli eseguiti dai tecnici sul posto hanno convinto l’Amministrazione comunale ad effettuare ulteriori lavori di manutenzione straordinaria, e dunque i tempi si allungano. Difficile una stima precisa al momento, ma è quasi impossibile che la piscina riapra entro giugno.

E dunque non si fermano solo le attività sportive e ‘sociali’ come ad esempio quelle per disabili o donne incinta, ma c’è purtroppo anche l’impossibilità di continuare gli allenamenti per tutti quei bambini, ragazzi e adulti che hanno nella piscina di Figline il punto di riferimento per la loro attività agonistica. “Dopo due anni di stop forzato per la pandemia e le restrizioni – commenta amaro il presidente della A.S.D. UISP Nuoto Figline Valdarno, Pietro Di Geronimo – questa non ci voleva purtroppo.  Quest’anno eravamo riusciti a rimettere in piedi le attività dell’agonismo, sono oltre 50 i nostri iscritti qui”.

Per permettere loro di terminare la stagione agonistica a questo punto si stanno studiando soluzioni alternative: “Mi sono attivato personalmente per cercare piscine che potessero accogliere i nostri atleti per consentire loro di allenarsi – spiega ancora Di Geronimo – ho contattato sia la piscina di Reggello, che quella di Rignano, chiedendo loro di mettere a disposizione alcune fasce orarie per gli allenamenti dei nostri atleti. Ho avuto un colloquio con il vicesindaco di Figline e Incisa ed è stato proficuo: anche l’Amministrazione si è detta disponibile a darci una mano per trovare una soluzione, e spero che si possa giungere al più presto ad un accordo. Certo, spostarsi per gli allenamenti in altri impianti sarebbe comunque un disagio, ma almeno questo permetterebbe agli atleti di terminare la stagione agonistica preparandosi per le ultime gare in programma”.

Sulla situazione della piscina Di Geronimo chiude con poche parole: “Inutile dire come ci sentiamo adesso. Sono 25 anni che chiediamo che Figline si doti di una struttura decente per l’attività del nuoto, perché le tante criticità di quella attuale sono note a tutti, e quanto accaduto non è che l’ennesima conferma. Sul progetto appena presentato, invece, preferisco non pronunciarmi, visto che al momento non abbiamo nemmeno avuto modo di vederlo”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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