26, Aprile, 2024

Pendolari degli autobus, disagi a Incisa dopo il ripristino della tratta Figline-Poggio alla Croce-Firenze

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Dopo le proteste di alcuni utenti, la tratta che passa da Poggio alla Croce con partenza alle 6,30 da Figline è stata ripristinata: ma a farne le spese, ora, sono i pendolari di Incisa, che si sono visti sostituire la corsa con un altro pullman, accumulando una serie di disagi. “Sembra che i passeggeri della linea Incisa-Firenze siano considerati di serie B”

Il quadro del trasporto pubblico su gomma in Valdarno fiorentino sembra una coperta troppo corta, che se la tiri da una parte finisci per scoprirne un'altra. Un problema venuto a galla in queste settimane, con una protesta nata dagli ultilizzatori della linea Figline-Poggio alla Croce-Firenze, che ora si è trasferita a Incisa: perché per risolvere i problemi da una parte si sono creati disagi su un'altra linea. 

Tutto parte a metà novembre, quando la soppressione della corsa autobus delle 6.30 sulla tratta Figline-Poggio alla Croce-San Polo-Firenze fa scattare le proteste dei pendolari di quella linea: sono per lo più studenti e lavoratori che devono raggiungere Firenze. Si unisce a loro anche l'amministrazione comunale di Greve in Chianti. Alla fine la spuntano: e da ieri, lunedì 23 novembre, viene ripristinata quela linea con alcune modifiche. Transita infatti alle 6.40 da Poggio alla Croce e alle 6.50 a San Polo, con 5 minuti di anticipo rispetto al precedente orario, per poi proseguire fino alla stazione di Firenze secondo il percorso originario.

Peccato che per adottare questa soluzione si sia ritoccata un'altra linea, quella che percorre le tratta Incisa-San Donato in Collina-Firenze. Il loro autobus (Busitalia) è stato infatti dirottato sull'altra corsa, per ripristinarla, e sostituito con un altro mezzo (F.lli Alterini) con una serie di disagi collegati, per i quali i pendolari di quella tratta oggi protestano fortemente. 

"Oltre ad essere arrivati in notevolissimo ritardo alla Stazione di Santa Maria Novella, quel pullman essendo di un'altra compagnia non entra più neanche all’autostazione Sita-Busitalia, ma l’ultima fermata viene effettuata in Via Valfonda: costringendo noi passeggeri ai salti mortali per percorrere la tratta mancante", si legge in una lettera di protesta firmata da una pendolare. 

"Perché per portare beneficio ai passeggeri della tratta di Poggio alla Croce devono essere messi in difficoltà i pendolari di Incisa? Una situazione che tra l'altro si era già verificata due anni fa, sempre a nostro diascapito, quando venimmo dirottati su pullman Ala che non conoscevano il tragitto con enormi disagi. Allora, i passeggeri della linea Incisa-Firenze sono considerati di serie B?".

"I problemi – conclude la lettera – si risolvono cercando di parlare con chi utilizza il pullman, con gli autisti innanzitutto e poi con i passeggeri; non si cambiano le carte a tavolino, non siamo birilli in mano a fantomatici ingegneri, che stanno dietro a una scrivania e non sanno neanche dove sia Incisa o Figline, né tantomeno si immaginano cosa significa fare la vita da pendolari!". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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