19, Maggio, 2024

Migranti, in Toscana partito il progetto per l’accoglienza in famiglia. In 24 già a disposizione

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Di queste, 11 chiamate dalla provincia di Firenze e 4 dalla provincia di Arezzo. Si tratta di una nuova modalità di accoglienza, lanciata dalla Regione: sono le famiglie che accolgono un richiedente asilo presente in Italia da almeno sei mesi. La Toscana continua a puntare sul sistema di accoglienza diffuso

Sono già 24 le famiglie toscane pronte ad accogliere un migrante. Attivo da una settimana, il numero messo a disposizione dalla Regione per l'accoglienza in famiglia ha già ricevuto più di cento telefonate di interessamento, e 24 famiglie hanno invece offerto la disponibilità di un appartamento. Il numero è lo 055.4383030, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 (il giovedì anche dalle 14 alle 17). 

Si tratta della nuova modalità di accoglienza promossa dalla Regione Toscana, che comunque continua a promuovere un modello 'diffuso', che distribuisca sui territori una presenza di richiedenti asilo che, ad oggi, è di 9.662 persone. Alcuni di questi sono stati o sono ancora ospiti anche in Valdarno: a Montevarchi, Figline e Incisa, Reggello, Rignano, Loro, Pian di Scò, Terranuova, Laterina. Poche decine, e in carico alle associazioni che hanno partecipato agli appositi bandi promossi dalle Prefetture. 

Il sistema dell'accoglienza in famiglia, invece, è diverso. Le famiglie possono telefonare per mettere a disposizione una casa o un appartamento: saranno poi ricontattate, nel giro di pochi giorni, per verificare l'adeguatezza della sistemazione: ci penserà la Asl in prima istanza, ma potrebbero essere coinvolti anche i servizi sociali comunali. Dopodiché,con il via libera di tutti, la famiglia dovrà scegliere l'ente gestore con cui avviare la collaborazione, uno tra i soggetti, per lo più associazioni e cooperative, che al momento hanno convenzioni in Toscana con le prefetture.

Verrà ospitato un migrante per casa, al massimo due. Non finiranno in famiglia i profughi appena arrivati in Italia. Saranno individuati quelli col maggior grado di autonomia e che meglio conoscono l'italiano, presenti in Italia da almeno sei mesi e che abbiano sempre tenuto un comportamento corretto. Le famiglie dovranno pensare al vitto e all'alloggio, mentre gli enti gestori continueranno, come ora, ad occuparsi di corsi di lingua, servizi di accoglienza e pratiche burocratiche. La ripartizione dei 35 euro al giorno erogati per ogni richiedente asilo dall'Unione europea sarà (indicativemente) di 19 euro al gestore, compresi i 2,5 di pocket money (che è la diaria giornaliera a disposizione dei migranti), e 16 euro alla famiglia, considerati come rimborso spese e dunque non tassabili.

Oggi il presidente della Toscana Enrico Rossi ne ha approfittato per un nuovo appello, soprattutto verso chi ha immobili sfitti. "Telefonate, se ci sono appartamenti da mettere a disposizione che lo si faccia. Quella dell'immigrazione e di chi fugge dal proprio paese è sicuramente una sfida, a cui però la Toscana può rispondere positivamente". La risposta più grande è arrivata finora dalla provincia di Firenze, che è anche la più popolata della regione: in tutto 11 telefonate positive. In 4 hanno risposto invece dalla provincia di Arezzo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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