Dopo le scuole di Faella quest’anno il progetto pilota dell’etichettatura della CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale, sbarca in quelle di Castelfranco e nel 2026 anche in quelle di Piandisco’. La Comunicazione Aumentativa e Alternativa è un approccio che fornisce strumenti per aiutare le persone con difficoltà comunicative a esprimere bisogni e pensieri, migliorando la loro interazione sociale e la qualità della vita. Non sostituisce la comunicazione verbale ma la integra utilizzando diverse modalità come immagini, simboli, gesti, ausili tecnologici e altre strategie.
Orietta Gagliardi, assessore Castelfranco Piandisco’: “Il progetto pilota dell’etichettatura della CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa è partito anche nei plessi di Castelfranco,in tutte le scuole di ordine e grado. Sono molto felice perché le insegnanti mi sono venute dietro e siamo riusciti a collaborare a tutto tondo. Una persona importante, poi, la presidente dell’Associazione Abbracciamo il Valdarno, ci segue in questo percorso. Questo è un progetto pilota che prevederà anche il prossimo anno l’etichettatura su Pian di Scò e credo che sia un vanto per l’amministrazione comunale perché veramente siamo l’unica amministrazione che etichetterà tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani. Per questo ringraziamo per la collaborazione la Dirigente scolastica Cecilia Pampaloni”.
Valentina Campani, Presidente “Abbracciamo il Valdarno”, associazione di genitori di ragazzi con disturbi dello spettro autistico nata tre anni fa: “Siamo partite con un progetto di etichettatura della Comunicazione Aumentativa Alternativa dal plesso della primaria di Faella, frequentata da mio figlio che è autistico non verbale, un autismo importante, e per il quale io ho dovuto imparare che cos’è la Comunicazione aumentativa alternativa. È un linguaggio comunicativo che ha una formazione universitaria che viene dall’America e viene insegnata in tutte le riabilitazioni per i disturbi neurodivergenti”.
“Attraverso le immagini i ragazzi autistici e con qualunque tipo di disabilità comprendono quello che gli stiamo dicendo. Anche i ragazzi verbali autistici hanno bisogno del visivo perché loro apprendono molto meglio attraverso le immagini. È una comunicazione che prevede l’aumento della verbalizzazione al contrario di quanto si possa pensare, è una cosa che succede ed è una comunicazione che va insegnata nelle scuole perché i ragazzi la fanno con le loro maestre per il percorso scolastico, ma se non la diffondiamo anche tra chi socializza con loro, i ragazzi rimarranno comunque isolati”.
“Questi progetti di etichettature, che ci sono un po in tutta Italia, noi in Valdarno li abbiamo donati a otto scuole, tutti con le nostre raccolte fondi. Ultimamente abbiamo donato un progetto alla scuola di Loro attraverso un’altra associazione che ha voluto investire in questa cosa. Con grande gioia il mio comune, perché io abito a Castelfranco PiandiSco’, anche se l’associazione ha sede a Terranuova, ha deciso di investire nell’etichettatura di tutti i plessi delle scuole del territorio. E questa è una cosa bellissima perché i ragazzi potranno beneficiare di questo nuovo insegnamento e i nostri figli potranno avere l’opportunità di essere inclusi sicuramente nella scuola e poi vediamo, ci vogliamo allargare anche nel sociale”.
Lisa Lucherini, insegnante di sostegno: ” Volevo ringraziare l’amministrazione comunale nella persona dell’assessore Orietta Gagliardi e del sindaco e della signora Campani anche, perché oltre al progetto di etichettatura è stata introdotta anche la formazione per tutti i docenti del nostro istituto. E la formazione è fondamentale perché si capisca quello che è la Comunicazione Aumentativa Alternativa, che cosa rappresenta e come utilizzare gli strumenti che questa ha. Nel nostro istituto sono presenti bambini con problematiche di linguaggio o comunque anche alunni stranieri che non hanno accesso alla comunicazione e quindi attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa hanno la possibilità non solo di comunicare, ma anche di comprendere e di apprendere. E sono presenti anche alunni con disabilità che hanno bisogno di questo importante strumento per esprimere i propri bisogni, per comunicare e per apprendere. E quindi è altrettanto importante che gli insegnanti, tutti, conoscano questa Comunicazione Aumentativa Alternativa e gli strumenti che questa offre e come dedicarla agli alunni”.