04, Maggio, 2024

È Marco Rossi il nuovo responsabile della Cgil del Valdarno aretino

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Rossi, 54 anni, subentra ad Andrea Ghiandelli. Primi impegni già fissati sul fronte della campagna per i referendum proposti dalla Cgil

È Marco Rossi il nuovo resposnabile della zona Valdarno aretino della Cgil: subentra ad Andrea Ghiandelli, dopo alcune esperienze in Fiom e alle guida delle zone Valtiberina e Casentino della Cgil. Rossi è anche responsabile del dipartimento salute e sicurezza della Confederazione e Presidente del Comitato Provinciale Inps.

La sua prima iniziativa in Valdarno sarà dedicata ai due referendum promossi dalla Cgil: per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale negli appalti. L’appuntamento è per martedì 7 marzo dalle ore 15 nei locali del circolo Arci Rinascita a Montevarchi. Con Marco Rossi ci sarà il Segretario Generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini.

"Iniziamo un nuovo e lungo lavoro in difesa dei lavoratori e dei cittadini – ha commentato il nuovo responsabile – il Valdarno sarà un 'motore' importante di questa mobilitazione non solo in provincia di Arezzo ma anche in Toscana. Qui la capacità di rappresentanza della Cgil è molto forte: il tesseramento 2016, tra attivi e pensionati, si è chiuso con quasi 15mila iscritti. Un dato significativo in una provincia, quella di Arezzo, che ha oltrepassato i 49mila. Il nostro sindacato è fortemente radicato in una vallata che ha una lunga storia economica e sociale. Abbiamo tre Camere del lavoro: San Giovanni, Montevarchi e Terranuova. E poi presidi in tutti i comuni".

Rossi delinea anche il lavoro che sarà portato avanti nei prossimi mesi. "Essenzialmente su due linee: una è quella dei referendum e l'altra è quella che vede il costante e quotidiano impegno della Cgil: la difesa del lavoro e le azioni per sostenere una ripresa economica nel Valdarno. Questa, rispetto alle altre zone della provincia di Arezzo, ha retto molto meglio la crisi: i livelli di occupazione sono sostanzialmente stabili mentre altrove si registrano forti e preoccupanti cali. La presenza di importanti e grandi industrie ha fatto e continua a fare la differenza".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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