È attualmente sospeso il Paur, il procedimento autorizzativo per l’ampliamento della discarica di Podere Rota. A richiedere la sospensione era stata la stessa società proponente, CsaI, lo scorso febbraio, “in attesa di un piano di caratterizzazione approfondito che ricostruisca in modo puntuale la situazione relativa all’intera area”. Nel frattempo vanno avanti gli approfondimenti tecnici degli uffici regionali, a fianco con quelli degli inquirenti. Sono due i fronti aperti: a fare il punto della situazione è stata Monia Monni, assessore regionale all’ambiente.
“Continua il lavoro, insieme ad Arpat e in collaborazione con gli inquirenti: su Podere Rota ci sono al momento due situazioni distinte”, ha spiegato Monni. “Una riguarda il ritrovamento di riciclato da Keu nella strada di accesso alla discarica, per il quale CsaI si è detta disponibile a intervenire quale soggetto non responsabile; l’altra riguarda invece un piezometro che sembra intercettare inquinanti provenienti dalla discarica. Come da impegni presi ad inizio mandato, e come ho sempre detto, nel caso avessimo trovato problemi particolari derivanti dalla discarica avremmo sospeso ogni procedimento autorizzativo: e così abbiamo fatto con il Paur. Al momento sono in corso degli approfondimenti di natura tecnica e interverremo di conseguenza”.