Le situazioni più disastrate sul versante del Pratomagno: alberi caduti che impediscono il passaggio, sentieri completamente impercorribili. Per il ripristino, con l’Unione dei comuni del Pratomagno, occorreranno almeno due mesi
Il primo bilancio sullo stato dei sentieri del Cai, dopo il forte vento del 5 marzo scorso, è drammatico. I membri della sezione del Valdarno Superiore, che è competente sul versante aretino del Valdarno, hanno compiuto in questi giorni alcuni sopralluoghi, dove possibile, insieme ai tecnici dell'Unione dei comuni del Pratomagno.
Il quadro che ne è emerso è desolante. I danni sono concentrati quasi esclusivamente sul versante del Pratomagno, mentre non si registrano problemi su quello che guarda verso il Chianti. Sentieri interrotti, alberi caduti, una situazione per la maggior parte compromessa nei sentieri del Pratomagno: l'elenco dei danni è lungo, e la prima ricognizione è servita anche a mettere in agenda gli interventi necessari.
Nonostante i lavori di ripristino siano a pieno regime, ci vorrà del tempo per riaprire i sentieri: almeno fino alla fine di maggio, stimano dal Cai e dall'Unione del Pratomagno. Dunque, chi decidesse di uscire per passeggiate nei sentieri lo faccia solo ed esclusivamente con la massima cautela, visti i rischi. Ecco l'elenco dei sentieri Cai sui quali è stata fatta la ricognizione:
Sent. 19 – Gastra – non si hanno notizie,
Sent. 20 – Pulicciano – non dovrebbero esserci problemi,
Sent. 21 – Rocca – alberi caduti sopra Rocca Ricciarda e tra San Clemente e Poggio di Loro,
Sent. 22 – Bottigliana – disastro fino alla panoramica,
Sent. 23 – Casette dei Piani – alberi caduti prima del Borro della Contea, un grosso castagno dopo l’inizio della salita e due pini alla recinzione,
Sent. 24 – Casetta al bercio – disastro completo.