25, Aprile, 2024

Caso mensa, il comune: “Nessuna famiglia pagherà il pasto non consumato nel giorno del terremoto”

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Il capogruppo M5S Naimi aveva raccolto le segnalazioni di alcuni genitori, che si erano visti addebitare il costo della mensa non consumata il 19 dicembre, con la scuola chiusa a causa delle scosse. Ora il comune precisa: “Ce ne faremo carico noi, come già stabilito da tempo”

Non saranno le famiglie, ma il comune di Figline e Incisa, a pagare i pasti non consumati a mensa dagli studenti delle scuole, rimaste chiuse a causa del terremoto lo scorso 19 dicembre. Lo fa sapere l'Amministrazione comunale, dopo che il capogruppo M5S Naimi aveva raccolto le lamentele di alcune famiglie

"Il pasto del 19 dicembre di tutte le mense scolastiche della città sarà a carico dell'Amministrazione comunale, in quanto il menù già preparato e non consumato non è imputabile alle famiglie, ma ad una causa di forza maggiore come il terremoto. Ricordiamo che dopo il sisma delle 11 tutte le scuole vennero evacuate e successivamente chiuse per verifiche tecniche sulla base di un’ordinanza sindacale".

Non è una decisione presa adesso, sottolinea il comune: "Fu stabilito di farsi carico dei costi della mensa già il giorno stesso del sisma, e la scorsa settimana il concessionario del servizio mensa (la Elior spa) è stato avvisato ufficialmente dagli operatori comunali di non procedere ad addebitare il pasto, o eventualmente di reintegrare gli importi già addebitati alle famiglie". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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