04, Ottobre, 2024

Beni confiscati alla mafia: i due immobili di Terranuova destinati a finalità sociali

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Sono due a Terranuova i beni confiscati alle mafie: la Regione Toscana permette il loro ripristino con 710mila euro.  Si tratta di un capannone in zona Poggilupi

e di una villetta a schiera alle Ville.

Entrambi confiscati nel 2001 e dati in concessione al Comune nel 2013. Le strutture verranno riqualificate: il primo sarà adibito a deposito dei mezzi comunali e della protezione civile, il secondo ad accogliere famiglie con necessità abitative.

“Grazie alle risorse erogate dalla Regione riusciremo a restituire alla nostra comunità due immobili sottratti alla criminalità organizzata. Si tratta di due immobili – afferma il sindaco Sergio Chienni – uno, ubicato in frazione Ville (sul quale saranno investiti 260 mila euro), che sarà destinato ad una finalità sociale, per fronteggiare situazioni di emergenza abitativa; l’altro è un capannone, posto in località Poggilupi, (sul quale saranno investiti 450 mila euro) che avrà una destinazione istituzionale, ovvero il deposito dei mezzi comunali utilizzati per la tutela del territorio e per la Protezione Civile, nonché per archivio degli uffici tecnici dell’ente. Un’occasione significativa da un punto di vista funzionale e dall’importante valore simbolico. Infatti la confisca dei beni non è di per sé sufficiente, per raggiungere compiutamente l’obiettivo è necessario che gli stessi vengano destinati ad un effettivo utilizzo in favore della collettività. Spesso l’ente locale da solo non riesce a far fronte ai costi per il ripristino, per questo abbiamo accolto subito l’occasione offerta dalla Regione – che ringrazio – per finanziarne il recupero”.

“Un ringraziamento sentito – ha concluso il primo cittadino – a Libera Coordinamento Valdarno per la sensibilizzazione e per la costante collaborazione che ci ha sempre dato per promuovere il recupero di questi due beni”.

“Si tratta di beni confiscati nel 2001 – ha detto Pierluigi Ermini, referente di Libera Valdarno – che hanno avuto un percorso lungo a partire dell’Agenzia dei beni confiscati che ha dato la concessione e la disponibilità del bene al Comune solo nel 2013. Nel tempo ci sono state varie ipotesi di progetto, oggi siamo giunti ad una destinazione inerente l’emergenza abitativa. Quello che come associazione Libera ci piace sottolineare – oltre al ringraziamento al Comune di Terranuova per lo sforzo che sta facendo e alla Regione Toscana che ha finanziato il recupero – è che combattere le mafie vuol dire anche sottrarre loro dei beni ma è necessario che questi beni siano celermente restituiti alla comunità”.

Il finanziamento si colloca all’interno di un avviso pubblico della Regione Toscana dedicato ai 26 comuni che ospitano beni confiscati alla criminalità organizzata. Otto enti hanno partecipato al bando e quattro di questi, tra cui Terranuova, lo riceveranno subito (per un totale di 2,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione).

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