25, Aprile, 2024

Variante, duro attacco delle categorie economiche: “La nostra pazienza è finita”. Il presidente Vasai: “Offesa al buon senso, siamo alla fine”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Forte botta e risposte tra le rappresentanze di categoria e il presidente della provincia Roberto Vasai. “Stanchi di aspettare un’infrastruttura urgente”, dice il mondo imprenditoriale. “Polemica inutile ora che siamo alla conclusione”, replica Vasai

Da una parte gli imprenditori valdarnesi, stanchi di aspettare la fine di un'opera indispensabile; dall'altra, il presidente della (ormai ex) provincia di Arezzo, Roberto Vasai, che di polemiche, ora, non ne vuole più sentire. In mezzo, il cantiere della Variante alla Strada regionale 69, dove i lavori, sospesi e poi riavviati a più riprese, per motivi diversi, negli ultimi anni, ora sarebbero davvero nell'ultima fase. 

Il botta e risposta di oggi è durissimo. Lo apre una nota delle cateogire economiche del Valdarno, firmata dai presidenti di CNA (Franca Binazzi), Confartigianato (Maurizio Baldi), Confindustria (Emiliano Taranghelli), Confapi (Carlo Cioni), Confcommercio (Lorenzo Parigi e Paolo Mantovani) e Confesercenti (Laura Di Loreto), in cui si chiede di terminare la Variante, e in fretta. 

"Ogni giorno – spiegano – dobbiamo registrare le lamentele dei nostri associati, costretti a fare i conti con un traffico ormai al collasso e con una viabilità di accesso al Casello autostradale che quasi a tutte le ore del giorno va letteralmente in tilt. Il disagio pesa in ugual misura su piccole e grandi aziende che devono sopportare ritardi non più tollerabili in un paese civile: purtroppo si registrano continui rinvii nella conclusione dei lavori, con l’inaugurazione che è slittata varie volte nonostante le assicurazioni e le promesse della Provincia".

"A ritardare l’apertura – si legge ancora nella nota – una serie infinita di intoppi legati agli espropri, alle vicende delle ditte che si sono susseguite nell’aggiudicarsi gli appalti, fino alle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi periodi. Il tutto senza contare l’impennata esponenziale dei costi. E’ assurdo che l’intera collettività e il comprensorio debbano pagare un simile dazio all’inefficienza. La competitività dell’Italia si misura anche da questi aspetti. Non sono più tollerabili lungaggini e superficialità nel settore delle opere pubbliche che, invece, dovrebbero essere ben programmate e soprattutto concluse in tempi rapidi. Insomma la pazienza del mondo imprenditoriale valdarnese stavolta è proprio finita". 

Durissima la replica del presidente Vasai. "Questa è un'offesa al buon senso. Non capisco come si faccia a parlare di pazienza finita adesso, a poche settimane dalla conclusione dei lavori che, e chi vive e opera in Valdarno dovrebbe accorgersene, stanno procedendo finalmente a buon ritmo. E' paradossale che dal sistema delle categorie economiche venga un messaggio di questo tipo, visto che per prime dovrebbero sapere che proprio dalla crisi delle aziende aggiudicatarie dell'appalto sono derivate le nostre difficoltà".

"Abbiamo operato in tutti questi mesi per evitare che queste difficoltà, che sono palesi e che si evidenziano sempre più in queste settimane, causassero il blocco totale dell'opera con la necessità di rifare l'appalto e, pur non aspettandomi elogi per questo, non ci sto neanche a farmi sbeffeggiare proprio da chi quelle categorie è chiamato a rappresentare. Ritengo – scirve Roberto Vasai – che sia una vergogna parlare di 'dazio all'inefficienza' per un'opera per la quale il sistema delle autonomie locali, con la Provincia in testa, ha saputo convogliare finanziamenti regionali di portata storica, per un totale di 50 milioni di risorse che non erano affatto scontate né per la Provincia di Arezzo né per il Valdarno".

"Mi chiedo anche cosa dovrebbero dire le analoghe categorie economiche del Valdarno fiorentino, visto che il tratto di competenza della Provincia di Firenze è ancora sulla carta. Una perla, infine, è l'ironia sulla condizioni atmosferiche avverse: mi chiedo dove vivano i presidenti di Cna, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti, e come abbiano fatto a non accorgersi dei 118 giorni di pioggia tra inverno e primavera che, durante le asfaltature, hanno rappresentato un oggettivo stop ai lavori. Qualcuno sarà sorpreso dalla mia risposta a tono, ma sento di avere il dovere della chiarezza soprattutto nei confronti dei cittadini del Valdarno e anche degli operatori economici rappresentati dalle categorie. Credo sia facile capire che, in questo momento, a porgere l'altra guancia proprio non ci sto", conclude il Presidente della Provincia di Arezzo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati