Passa la mozione presentata da Prima Montevarchi per cercare di sbloccare le procedure per il recupero dell’ex teatro. Il sindaco ha comunicato che la strada più veloce per entrare in possesso dell’edificio è la conclusione del procedimento della pratica urbanistica. Inoltre, a febbraio la Regione ha spostato i fondi destinati all’Impero, garantendone altri propri nel rispetto del patto di stabilità
Con 13 voti favorevoli e uno astenuto, è stata approvata la mozione presentata in consiglio comunale a Montevarchi da Luciano Bucci e Cristina Bucciarelli (Prima Montevarchi) sul recupero dell’ex teatro Impero, intervento già individuato all’interno del Piuss. Il documento prevede l’impegno del sindaco a sbloccare il prima possibile la procedura per l’immissione in possesso della struttura, “portando a compimento la ricognizione di aree di proprietà pubblica idonee a ricevere la capacità edificatoria della struttura”.
Tutto questo poiché già con la legislatura Valentini era stato disposto di “scambiare” l’Impero con superfici edificabili in altre zone della città da cedere al proprietario dell’ex teatro. Per fare questo, la mozione comprende la possibilità di "avviare, se necessario e con la massima celerità, una variante al Regolamento Urbanistico che consenta di potere allocare la SLU dell’AR33, in combinato disposto, sia in tutte le AT_R, AT_S, AR previste nei vigenti strumenti che in aree di proprietà pubblica appositamente individuate, anche con la possibilità di frazionarla nelle diverse allocazioni. Riferendo l'impegno dell'amministrazione entro il prossimo 31 dicembre".
Il sindaco ha spiegato le novità degli ultimi mesi che hanno cambiato lo scenario del progetto: lo scorso febbraio, infatti, la Regione Toscana ha deciso di spostare il finanziamento previsto da Montevarchi a Volterra, garantendo comunque fondi propri per il recupero della struttura di via Pascoli nel rispetto del piano di stabilità. “Al momento la strada più veloce è concludere il procedimento della pratica urbanistica, o dell’AT_R8 o di altra area: a quel punto la proprietà passerebbe al comune con la capacità edificatoria alla proprietà”.
“Il recupero dell’Impero è sempre stato e rimane tra gli obiettivi dell’amministrazione”, ha sottolineato Grasso, che ha illustrato anche un’altra ipotesi, cioè acquisirlo per un possesso ultra 50ennale, ma impossibile da sostenere per il comune, dato che prevede il pagamento di un’indennità annuale compresa tra i 73.000 e i 91.000 euro. Una cifra troppo elevata per il bilancio comunale.
“L’intervento sull’Impero rappresenta un elemento indispensabile per riportare una funzione di pregio all’interno del centro storico, onde mantenere viva ed attuale l’essenza stessa del Piuss, già approvato e con alcuni lavori in corso di ultimazione mentre purtroppo per il recupero del Teatro Impero niente è stato fatto, anzi, le condizioni della struttura si sono ancora più precarizzate tanto da provocare l’emissione di un’ordinanza sindacale per ripristinare le minime condizioni a tutela della pubblica salute”, ha ribadito Luciano Bucci anche nella mozione.
“Quest’amministrazione non deve dimenticare che nel 2009 era stata firmata una promessa di vendita. Il senso di comunità si rappresenta anche con il recupero di tale struttura”.
La questione ha otteuto il voto favorevole di maggioranza e opposizione, ad eccezione del consigliere Mauro Buffoni che si è astenuto, poiché ha spiegato di ritenere “l’acquisizione dell’ex teatro come il più grosso debito per questa amministrazione per i costi di mantenimento”.