26, Aprile, 2024

Podere Rota, Veneri e Capecchi (Fdi): Ampliamento impossibile, dopo 30 anni la discarica va chiusa

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I due consiglieri regionali aggiungono: Attendiamo ancora la calendarizzazione dellaudizione dei sindaci del Valdarno aretino in commissione Ambiente

Sull'ipotesi di ampliamento della discarica di Podere Rota, i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, intervengono tornando a ribadire la propria contrarietà. “Lo affermano in modo chiaro le direttive europee e il nuovo modello della transizione ecologica: è necessario il superamento delle discariche come sistema di smaltimento dei rifiuti e, dunque, è impossibile un ampliamento della discarica di Podere Rota. Dopo oltre trent’anni di attività la discarica deve essere chiusa, come, del resto, era negli accordi del 2013, e devono cominciare le operazioni di bonifica del terreno visto che l’Arpat ha lanciato l’allarme di una potenziale contaminazione delle acque sotterranee” chiede Veneri.

“La discarica di Podere Rota, nata alla fine degli anni Ottanta per servire il Valdarno – continua il consigliere regionale – è diventata  un sito che serve non soltanto la provincia di Arezzo e l’Ato Sud, ma una zona molto più ampia con tonnellate di rifiuti provenienti, ogni giorno, dalla zona fiorentina. Non si può pensare che siano sempre gli stessi territori a subire l’impatto dovuto alla presenza di un impianto di smaltimento dei rifiuti. Come ci sembra ingiustificabile che la Regione definisca l’eventuale ampliamento come una semplice procedura amministrativa, in ballo c’è la salute pubblica perché si tratta anche di rifiuti speciali e non urbani”. 

“Con la sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce che è compito della Regione Toscana provvedere alla bonifica – sottolinea il Consigliere regionale Alessandro Capecchi – si risolve un nodo importante nella vicenda di Podere Rota. A questo punto la Regione non può che accelerare i tempi e bocciare la richiesta di ampliamento della discarica che metterebbe a rischio la salute dei cittadini per poi, auspicabilmente, mettere mano a un piano regionale dei rifiuti serio e aggiornato. L’inchiesta pubblica sta per volgere al termine e ricordiamo che attendiamo ancora la calendarizzazione dell’audizione dei sindaci del Valdarno aretino in commissione Ambiente”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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