19, Aprile, 2024

Podere Rota, Centro sinistra per San Giovanni: “Vogliamo che il sito sia sottoposto a scrupolosissime analisi e bonifica”

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Il gruppo consiliare Centro sinistra per San Giovanni interviene sulla questione Podere Rota e sulle ultime decisioni prese dall’assessore regionale Monia Monni:  “… adotteremo un’ordinanza che intimerà la predisposizione di un Piano di caratterizzazione, funzionale a definire gli interventi necessari per la bonifica del sito. Non c’è dubbio, come già anticipato, che tale atto avrà riflessi anche sul procedimento autorizzativo in corso per l’ampliamento della discarica perché, ribadisco, la tutela dell’ambiente è sempre stata e rimane la precondizione per qualunque intervento”

“Gli sviluppi della vicenda confermano l’impostazione che il nostro gruppo, la giunta comunale, e quasi tutti i comuni del valdarno, hanno tenuto da molto tempo a questa parte: il PAUR è e deve essere necessariamente subordinato all’esito di controlli e verifica sullo stato del sito. Quello che sta emergendo deriva di fatto della ostinata azione del nostro gruppo, dell’alleanza di Centro sinistra, del PD Sangiovannese. Abbiamo mantenuto alta la guardia con una posizione autonoma di San Giovanni e con la solidarietà dei comuni del valdarno. Se non ci fossimo imposti questo atteggiamento disciplinato, probabilmente l’attenzione degli uffici regionali e dell’assessore all’ambiente non sarebbe stata la stessa. Cosa sarebbe accaduto al PAUR senza tutti i ritardi conseguenti alla richiesta e allo svolgimento dell’inchiesta pubblica?”.

“Abbiamo una documentazione lunga chilometri, documentazione ufficiale e comunicati stampa. Nemmeno si sapeva di chi fosse la competenza di emettere ordinanza di bonifica, per via del rimpallo normativo che andava avanti da anni fra Provincia e Regione, c’è voluta la diffida che il comune ha fatto alla Regione Toscana e, sette mesi dopo, ecco che la Regione è pronta anche a fare un’ordinanza, la prima ordinanza della Regione Toscana in tal senso. Non è facile, in tutta questa partita continuiamo ad avere controparti potenti ma ora siamo sicuri di una cosa, sappiamo che ci troviamo di fronte a un potenziale inquinamento quel sito; vogliamo che sia sottoposto a una scrupolosissima analisi e poi a un altrettanto scrupolosissima bonifica. Ma non ci basta, quando tutto sarà sicuro, e saremo certi che non sarà pericoloso, suggeriamo agli interessati di parlare con serenità all’assessore Monni, per farsi consigliare come uscire dai liquami inquinati e dai miasmi maleodoranti di un business ottocentesco ed entrare finalmente nell’economia circolare dell’Europa occidentale”.

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