25, Aprile, 2024

Nasce Valdarno ambiente: richiesto l’ampliamento della discarica di Podere Rota. Progetti per 24 milioni di euro

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L’ampliamento sarà di 800.000 metricubi ed accoglierà rifiuti speciali non pericolosi, quelli provenienti dalle imprese. Valdarno ambiente comprende Csai, TB, CRCM srl e l’Agricola Riofi per un investimento di 24 milioni di euro nei prossimi 5 anni

24 milioni di euro di investimenti in cinque anni per la realizzazione di vari impianti tra questi l'ampliamento della discarica di Podere Rota per 800.000 metricubi: è stato presentato, in una conferenza stampa Valdarno ambiente un progetto per la sostenibilità ambientale che vede insieme Csai spa, azienda attiva nello smaltimento e recupero energia dai rifiuti, CRCM Srl che gestisce la piattaforma di selezione e valorizzazione della carta e cartone da raccolta differenziata, TB Spa che opera nel trattamento e stabilizzazione dei rifiuti urbani e l’Agricola Riofi proprietaria di oltre 200 ettari di terreni intorno al polo impiantistico di Podere Rota. (La presentazione)

Il primo a prendere la parola è stato il presidente di Csai, Filippo Severi che ha spiegato gli obiettivi di Valdarno ambiente i cui investimenti sono destinati "allo sviluppo impiantistico a servizio del ciclo integrato dei rifiuti in Valdarno ed alla sostenibilità del territorio. Per quanto riguarda i livelli occupazionali il Distretto, che oggi occupa 60 addetti, prevede un incremento di almeno il 30% dei posti di lavoro complessivi ripartiti tra le quattro aziende, con ricadute positive anche sull’indotto, se si considera che già oggi oltre il 50% dei suoi fornitori di beni e servizi proviene dal Valdarno". Il Distretto, ha detto, metterà a disposizione impianti per una corretta gestione dei rifiuti e per ridurre gli impatti ambientali".

"In questa direzione opera non solo il potenziamento del recupero energetico del biogas di discarica, per la generazione di elettricità da fonte rinnovabile ma anche la produzione e distribuzione di biometano per autotrazione con cui rifornire, ad esempio, la flotta dei mezzi di raccolta di Sei Toscana, con tutti i relativi vantaggi sulle emissioni inquinanti".

 

Tra gli investimenti anche quelli per l'ampliamento della discarica di Podere Rota per 800.000 metricubi. Accoglierà rifiuti speciali non pericolosi, quelli delle imprese a meno che non si renda necessario prendere anche quelli urbani. Se la richiesta verrà accolta la discarica dunque non chiuderà nel 2021. Ad entrare nel merito è stata l'Amministratore delegato di Csai, Luana Frassinetti.

"Il progetto di ampliamento della discarica è necessario poiché l’esaurimento dei volumi disponibili è ormai imminente e senza altri impianti disponibili sul territorio e senza la garanzia di altri sbocchi all’interno dell’ATO Toscana Sud si rischia di far precipitare il Valdarno in una vera e propria emergenza rifiuti. Con la crescita della Raccolta differenziata, la realizzazione degli impianti di recupero e valorizzazione del Distretto e l’ampliamento del termovalorizzatore di Arezzo, la discarica, comunque necessaria alla chiusura razionale ed economica del ciclo dei rifiuti, sarà destinata ad accogliere soltanto i residui di lavorazione, non altrimenti recuperabili, nella percentuale del 10% prescritta dalle normative europee".

"L’ampliamento della discarica di servizio è necessario non solo a garantire la sostenibilità ambientale del nostro territorio ma avrà anche riflessi economici per la collettività, scongiurando inevitabili aumenti delle tariffe per i cittadini e le aziende, legati al conferimento dei rifiuti extra ambito territoriale".

 

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