20, Aprile, 2024

Ex Impero, è scontro politico. Grasso: “Chiassai non sa di cosa parla”. Prima Montevarchi: “Grasso si dimetta”

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Ieri in conferenza stampa Chiassai Martini ha reso pubblica la lettera della Regione che già del 2014 ha sancito la decadenza dei fondi Piuss per l’ex Cinema Impero. Ma l’allora sindaco Grasso, oggi all’opposizione, non si arrende: “Chiassai poteva chiedere alla Regione il rifinanziamento”. Gli replica la maggioranza di Prima Montevarchi che lo invita a dimettersi “per manifesta indegnità”

Acceso botta e risposta fra il consigliere di Montevarchi Democratica, l'ex sindaco Francesco Maria Grasso oggi all'opposizione, e il gruppo di maggioranza Prima Montevarchi. Uno scambio di accuse nato all'indomani della conferenza stampa convocata dal sindaco, Silvia Chiassai Martini, per rendere pubblica la lettera della Regione Toscana che certifica il decadimento dei fondi Piuss per l'ex Impero già dal 2014, perché l'allora Amministrazione comunale (guidata appunto da Grasso) non aveva completato le procedure per entrare in possesso dell'immobile, rimasto di proprietà privata. 

"Dopo le bugie della sindaca che, in difficoltà per il Teatro Impero, vuole scaricare su altri le colpe, riaffermo quanto già pubblicato lo scorso 31 gennaio – esordisce Francesco Maria Grasso – ad oggi è efficace la delibera 02/2014, della Giunta regionale che si impegna come Regione Toscana a finanziare l'opera con fondi regionali. L'impegno con il privato firmato dal notaio è tutt'oggi efficace. Pertanto da domattina se il privato lottizza la scheda urbanistica di riferimento, il Teatro Impero passa in proprietà al comune. Ho analizzato  tutte le mie “carte” residuate dal 2014 e l'accesso agli atti di alcuni mesi orsono", continua il consigliere replicando alle dichiarazioni di Chiassai. 

I fondi Piuss destinati all'Impero furono dirottati, nel 2014, su Piombino. "Perché Piombino? Perché – spiega Grasso – nel 2014  la Regione Toscana, in attesa che l'ex Impero arrivasse in proprietà al comune, storna dei fondi per finanziare opere in quel comune. Contemporaneamente, e lo si legge chiaro nella delibera 02 del 2014, quelli allocati per la linea 4.2, e cioè circa 2.390.000 garantisce che saranno rifinanziati con la riprogrammazione del bilancio regionale. È un impegno sancito con un atto specifico. Questa Sindaca non conosce le carte e riesce solo a fare palcoscenico danneggiando Montevarchi. Meno male che le elezioni comunali si avvicinano. La Sindaca deve solo spingere e con autorevolezza convincere la Regione a farsi finanziare l'opera come si è impegnata a fare. Ma occorre lavorare, avere rapporti e convincere della bontà dell'opera, non fare comunicati stampa. Non sono fiducioso e mi dispiace per Montevarchi che in tre anni di giunta di destra non è riuscita ad iniziare un'opera".

Parole a cui è arrivata la netta replica del gruppo di maggioranza Prima Montevarchi: "Quello che è emerso sulla vicenda Impero, con la Regione che ha spiattellato “nero su bianco" le colpe e le incapacità di Grasso a gestire la vicenda del Teatro mentre era Sindaco, ha del clamoroso. Dal 2012 veniva costantemente sollecitato dalla Regione ad acquisire il Teatro dai proprietari privati per beneficiare dei milioni di euro del Piuss, senza mai riuscirci, e senza neppure riuscire a traghettare tutti quei soldi per un'altra opera cittadina. Fino a che nel 2014, a fronte della sua incapacità e assenza di risposte, la Regione ha tolto il finanziamento dirottandolo a Piombino!". 

"Con la sua faccia tosta, nascondendo la verità dei fatti che lo vedono colpevole, dal 31 gennaio scorso – continua Prima Montevarchi – Grasso ha pubblicato sui social e sui media raffiche di offensive e maleducate accuse al Sindaco Silvia Chiassai Martini per non aver mai operato presso la Regione per ottenere finanziamenti per l'Impero, che consistentemente erano ad aspettare solo che il Sindaco andasse a prenderli. E ora, con lettera del 22 febbraio la Regione ha platealmente scritto che dal 2014 i soldi per l'Impero non ci sono, e non ci saranno più, per rinuncia di Grasso! Vergogna, vergogna, vergogna! Mentire sapendo di mentire, farsi strumento di uno che ha solo odio in corpo e spirito di vendetta contro il Sindaco. Dimenticare la moralità e i principi di onestà intellettuale che dovrebbero animare chi esercita il ruolo di rappresentante dei cittadini in Consiglio comunale, nel metodo e nella forma. Grasso non è degno di far parte di questo Consiglio. Si dimetta per manifesta indegnità, perché non potrà più contare sulla stima di nessuno". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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