La Regione a marzo aveva stanziato le prime risorse di sostegno ai privati danneggiati per l’alluvione di ottobre 2013: 96.390 euro per Figline a seguito di 22 segnalazioni. Adesso il Comune ha stabilito i criteri di ripartizione: da un minimo di 3mila euro a un massimo di 5mila euro, a seconda dell’Isee, per coloro che hanno presentato le richieste. Nessuna richiesta a Incisa e Rignano, mentre 4.401 euro erano stati destinati dalla Regione a Reggello.
96.390 euro. Sono questi i primi soldi arrivati al Comune di Figline e Incisa Valdarno per l’alluvione dello scorso ottobre.
La somma è stata riconosciuta dalla Regione Toscana – prevista con la legge n.72/2013 – a marzo ed è rivolta “ai soggetti privati, a titolo di sostegno, per fronteggiare le prime spese necessarie per il reintegro dei beni presenti nelle abitazioni, andati perduti a causa degli eventi alluvionali”.
Due i presupposti che erano necessari per presentare richiesta e per vedersi riconosciuto il contributo: avere un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 36.000 euro riferito all'anno 2012; avere abitazione abituale e stabile nei Comuni interessati dagli eventi.
Un contributo straordinario che adesso verrà rigirato dai Comuni ai privati che ne hanno fatto richiesta: la giunta guidata dal sindaco Giulia Mugnai ha infatti stabilito i criteri e le modalità di assegnazione ed erogazione del contributo regionale per il quale erano state presentate 22 richieste.
L’importo medio per ciascun soggetto ammonterebbe ad euro 4.381,36. La Giunta ha deliberato di dividere l’importo a seconda del reddito Isee dei richiedenti: contributo minimo 3mila euro, contributo massimo 5 mila euro.
Nel Valdarno Fiorentino le maggiori richieste sono pervenute proprio da Figline, 22, mentre Reggello si è visto assegnare 4.401 euro per una segnalazione, e nemmeno uno euro Incisa e Rignano (nessuna segnalazione pervenuta alla Regione).