02, Maggio, 2024

Come difendersi dalle fake news ai tempi della pandemia: se ne è parlato al Festival della cultura digitale tenutosi a Figline

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Quanto ha influito e continua ad influire il fenomeno delle fake news in questo delicato periodo legato alla pandemia? Il tema è stato affrontato durante un approfondimento inserito nel programma di “THiNKS”, il festival della cultura digitale tenutosi lo scorso fine settimana a Figline. Luca Raffini , ricercatore in sociologia dei fenomeni politici presso l’Università di Genova, ha cercato di sviscerare il problema delle fake inserendolo in un contesto particolarmente “esplosivo” come quello che stiamo vivendo dal punto di vista di tenuta sociale. Quando quest’ultima è indebolita e vulnerabile il fenomeno è sicuramente amplificato. Inoltre diventa complicato difendersi. Il Covid con l’isolamento e il lockdown hanno messo  a dura prova la tenuta psicologica delle persone che hanno perduto spesso la capacità di discernere e di approfondire un notizia , magari trovata sui social e fatta “rimbalzare” senza nessun criterio.

Come possiamo difenderci dunque? ” E’un tema molto importante.Bisogna cercare di ricreare consapevolezza- ha detto Raffini- la fake news non è solo una questione tecnologica ma un fenomeno culturale. Si tende ad andare a cercare delle verità che sono improbabili, ma ciò è determinato dalla mancanza di fiducia nella società, nelle istituzioni e nella politica .Paradossalmente, andando alla ricerca di quello che noi crediamo verità, non ci rendiamo conto che rimaniamo intrappolati in quella che viene definita ‘bolla informativa’.

Dunque, come si può porre rimedio al problema, se esiste una soluzione?

“E’ difficile perchè il tema è complesso- afferma Luca Raffini-. Sicuramente cercando noi stessi di evitare la semplificazione e ricreare un equilibrio fra verità ed oggettività.”

Quello delle fake news è stato solo uno degli argomenti affrontati durante il THiNK Festival, evento che ha richiamato tantissimi estimatori del tema relativo al mondo digitale.Sono state più di 1.200 le presenze, con visitatori arrivati fin da Bergamo, Vicenza e da tutta la Toscana; 44 relatori (anche loro provenienti da 19 città d’Italia e 5 diverse regioni) che si sono alternati nei 18 eventi in programma fra Teatro Garibaldi, Palazzo Pretorio, il Circolo fotografico Arno e la Biblioteca comunale Marsilio Ficino. Incontri, conferenze, laboratori per bambini che dal centro storico di Figline hanno aperto una finestra sul mondo che verrà, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’informazione alla cultura.

 

“La prima edizione di THiNK è stata un successo”, commentano la Sindaca di Figline Incisa  Giulia Mugnai  e l’assessora alla Cultura Francesca Farini . “Siamo sempre stati convinti della bontà della proposta, ma era difficile immaginare che una manifestazione al suo debutto assoluto, calendarizzata fuori dalla consueta stagione dei festival e con tutte le restrizioni anti-Covid ancora necessarie potesse richiamare una media di oltre 400 visitatori al giorno. Tanti dei quali arrivati a Figline anche da lontano: c’è chi si è messo in moto da altre province toscane e chi addirittura si è fatto quattro o più ore di treno o di macchina pur di non mancare. Eventi come THiNK, in cui la qualità del dibattito va sempre di pari passo con la fruibilità e l’approfondimento si sposa alla cultura “pop”, funzionano perché sanno fornire chiavi per interpretare la complessità del mondo contemporaneo. E questi numeri dimostrano anche tutto il loro potenziale nel promuovere e far conoscere il nostro territorio, soprattutto in un momento storico in cui è altissima la domanda di turismo di prossimità e di itinerari lontani dai grandi flussi di visitatori. La nostra Amministrazione continua a essere impegnata in un più ampio e ambizioso progetto di marketing territoriale che passa anche da iniziative come questa. E, visto il risultato, adesso possiamo anche pensare alla prossima edizione di THiNK.”

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