Un innovativo polo energetico circolare agroalimentare, totalmente autosufficiente, che accoglierà, tra gli altri, anche 26 lavoratori ex Bekaert rimasti tutt’oggi senza occupazione. Sono queste...
Come previsto, allo scadere della cassa integrazione la multinazionale ha inviato le 113 lettere di licenziamento ai lavoratori. Intanto il presidente della Toscana ribadisce: "Stiamo lavorando sulla prospettiva di una reindustrializzazione legata a Piombino"
Presenti i segretari Beccastrini e Franchi, ma anche alcuni dei sindaci del Valdarno invitati dal sindacato. Da una parte la questione della possibile reindustrializzazione attraverso il piano per Piombino e l'acciaio in Toscana; dall'altra l'impegno per il ricollocamento dei lavoratori. Beccastrini ha anche replicato alle accuse della Fiom sull'accordo del 24 febbraio
La nota della Regione dopo il tavolo di ieri attacca la multinazionale: "Sfumata per volont dellazienda e nonostante le garanzie del Governo la possibilit di avere altre sei settimane di cassa covid"
La propriet della multinazionale commenta in una nota l'esito del tavolo di ieri con il Mise, spiegando che resta comunque aperto un lavoro volto a favorire, se ci saranno, progetti di reindustrializzazione e di ricollocamento per gli ormai ex dipendenti
La Fiom Cgil e un gruppo di lavoratori davanti ai cancelli, il giorno dopo la fine delle trattative. Nel mirino per non c' solo l'azienda, ma anche e soprattutto la Regione, che insieme a Fim e Uilm ha firmato l'accordo del 24 febbraio scorso, nel quale si accettavano i licenziamenti a fronte di otto settimane di cassa integrazione. "Lo avevamo previsto, purtroppo, che sarebbe finita cos", commenta il segretario Fiom Calosi