05, Maggio, 2024

Ex Bekaert, presentate le linee d’indirizzo per la riconversione. Nasce un polo energetico agroalimentare

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Un innovativo polo energetico circolare agroalimentare, totalmente autosufficiente, che accoglierà, tra gli altri, anche 26 lavoratori ex Bekaert rimasti tutt’oggi senza occupazione. Sono queste le prime linee di indirizzo del progetto di rilancio industriale presentate, in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, da Federico Parma, rappresentante della Ge-Group, azienda del campo delle energie rinnovabili, che assieme ad altre imprese e soci privati ha avanzato un progetto per la riconversione del sito ex Bekaert di Figline e Incisa Valdarno al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e ai firmatari del Protocollo per lo sviluppo e l’occupazione del Valdarno.

“Abbiamo compiuto un nuovo passo concreto e serio verso la reindustrializzazione – ha commentato Giani, esprimendo soddisfazione e sottolineando il giudizio positivo mostrato da parte di istituzioni e parti sociali coinvolte nella vicenda – La Regione continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi del progetto e resta determinata a trasformare una profonda ferita per il territorio in una solida prospettiva di innovazione e capace di raccogliere la sfida della transizione energetica”.

Il consigliere Fabiani ha ribadito la soddisfazione manifestata dal presidente Giani. “Siamo di fronte – ha osservato Fabiani – a un progetto che fa della versatilità la chiave per garantire occupazione e sostenibilità produttiva ed economica. La Regione sin dai momenti più critici è stata sempre presente sulla vertenza e continuerà a farlo. Oggi abbiamo attraversato un importante bivio verso la reindustrializzazione”.

“Oggi si è tenuto un incontro davvero significativo sulla reindustrializzazione Bekaert e si è inserito un altro tassello al lavoro in corso sul bacino occupazionale del Valdarno – ha dichiarato Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno, che ha preso parte all’incontro assieme ad altri sindaci e amministratori del Valdarno aretino e fiorentino – Come ripetuto in più occasioni, infatti, per il Comune – ha proseguito Mugnai – le priorità per il territorio sono sempre state due: la ricollocazione degli ex lavoratori Bekaert, ad oggi in larga parte avvenuta grazie alle battaglie sindacali e all’impegno dei centri per l’impiego, e la reindustrializzazione dello stabilimento, attualmente abbandonato, riportando effettivamente i 318 posti di lavoro persi sul territorio. Il progetto presentato da Ge Group, che ringrazio per l’interesse che sta dimostrando verso il nostro territorio, è un complesso sistema di economia circolare, con una spinta innovativa che guarda davvero al futuro del Valdarno. Un progetto che auspichiamo possa essere messo a terra al più presto e per il quale, come Comune, abbiamo dato massima disponibilità per renderci facilitatori dei processi, soprattutto dal punto di vista delle nostre competenze in ambito urbanistico, edilizio e ambientale, in modo da velocizzare più possibile la concreta ripartenza di attività industriali nell’area ex Bekaert, arrivando alla risoluzione di una criticità che grava sul nostro territorio e che non è più rimandabile oltre. Il raggiungimento di questo obiettivo è parte fondamentale del tavolo sul bacino occupazionale del Valdarno, ma non è il solo dal momento che ci stiamo occupando sia del tema della formazione che della professionalizzazione dei potenziali lavoratori presenti sul nostro territorio, anche alla luce dello studio Irpet presentato nelle scorse settimane, dal quale sono emerse le necessità e i punti di forza del Valdarno. Su tutti questi punti stiamo lavorando insieme, tra Istituzioni, soggetti economici, associazioni datoriali e parti sociali per un rilancio vero del tessuto economico della vallata”.

 

 

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