19, Aprile, 2024

Bekaert, Calosi (Fiom) attacca il presidente Giani: ” finito il tempo delle promesse, servono certezze”

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Dura replica del segretario della Fiom al presidente della Regione e al sindaco della Citt Metropolitana, Dario Nardella

La vertenza Bekaert ancora al centro dell'attenzione. Sulle dichiarazioni espresse ieri dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, che ha in una nota ha parlato di "oltraggio" e ha promesso di "mettere in campo con le altre Istituzioni e i lavoratori un progetto di reindustrializzazione dell'azienda e del territorio", oggi interviene il Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze e Prato, Daniele Calosi.

“La Regione Toscana – attacca Calosi – non ha esercitato alcun ruolo politico in questa vertenza, sopratutto negli ultimi 8 mesi. Non ci ha permesso di avere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico se non tardivo. Ha firmato l'accordo del 24 febbraio che prevedeva licenziamenti consentendo alla multinazionale di lasciare Figline e di farlo forte di un accordo che noi non abbiamo firmato. Bekaert con ogni probabilità avrebbe proceduto a licenziare i lavoratori dal 24 febbraio, ma lo avrebbe fatto come azione unilaterale senza il benestare di nessuno, ma sopratutto della Regione Toscana. Con quell’atto l’istituzione regionale ha costituito un pericoloso precedente per situazioni analoghe che potrebbero presentarsi in futuro". 

"Siamo molto interessati – continua il segretario Fiom – al progetto che lega il Valdarno a Piombino, tanto che contavamo sulla possibilità che fosse già avviato grazie ad un intervento pubblico tale da consentire, attraverso il mantenimento dei rapporti di lavoro, la possibilità di vincolare Bekaert al territorio. E invece oggi è sollevata dalla responsabilità sociale. Il Ministro Giorgetti, davanti ai Segretari nazionali di Fim Fiom e Uilm ha bocciato il piano di Jindal. Se c'è un altro piano dell'acciaio toscano, di cui il Presidente della Regione è a conoscenza, vogliamo vederlo in tempi rapidissimi, altrimenti sono solo chiacchiere”.

"Al Sindaco della Città Metropolitana di Firenze – aggiunge Daniele Calosi – diciamo che il gruppo interessato a rilevare l'azienda da lui annunciato il 21 settembre 2018 non si è mai palesato e che la disponibilità a mettere in campo un progetto di reindustrializzazione proposta ieri arriva un po' in ritardo, ma se ci sarà come Fiom/Cgil siederemo a quel tavolo. Porteremo il nostro contributo sostenendo che, chiunque si affacci ad una possibile reindustrializzazione del sito o, per far ripartire un’attività diversa, anche in un sito differente ma limitrofo, se beneficerà di finanziamenti pubblici, dovrà costruire attraverso un accordo con le istituzioni nazionali, locali e le organizzazioni sindacali, le condizioni affinché vi siano le garanzie occupazionali per tutti i lavoratori ex Bekaert licenziati, attingendo altresì dal bacino di quei 318 originari a cui il programma di continuità occupazionale proposto dall’advisor Sernet non ha trovato conferma in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Dopo 35 mesi di vertenza, è finito il tempo delle promesse, servono certezze.”

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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