Si dimette il cda di Aer Impianti. A comunicarlo è stato il sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi che è intervenuto in apertura del consiglio comunale di Rignano, invitato da Daniele Lorenzini: “Ricorso al Tar necessario per salvaguardare patrimonio pubblico. Adesso serve un amministratore unico per liquidare la società, visto che non si vuole più realizzare l’inceneritore di Selvapiana”. Ed intanto anche Pontassieve chiede ad Aer, ed al presidente Longini di rimettere il mandato.
Si dimette il cda di Aer Impianti. Ad annunciarlo nel consiglio comunale di Rignano sull’Arno è stato il sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi. Le dimissioni sono arrivate a seguito di giorni di polemiche relative al ricorso di Aer Impianti (e di alcuni Comuni soci) al Tar per l’annullamento del piano d’ambito di Ato Toscana Centro.
Adesso rimane da capire il futuro che attende anche i vertici della "sorella maggiore" Aer Spa, visto che il Pd di Rignano oltre ad alcune forze di opposizione valdarnesi hanno chiesto le dimissioni del cda, a cominciare dal presidente Longini. E lo stesso Mairaghi ha annunciato di aver chiesto al consiglio presieduto proprio da Longini, ex sindaco di Figline, di rimettere il mandato.
Il sindaco di Pontassieve è intervenuto nel consiglio comunale di Rignano, su invito del primo cittadino Daniele Lorenzini, in quanto conosce a fondo tutta la travagliata vicenda e per il lavoro svolto anche all'interno dell'Anci.
Mairaghi ha ripercorso tutta la storia legata all’inceneritore di Selvapiana da quindici anni fa fino ad oggi: “In questi anni è cambiato il mondo a cominciare dalla gestione dei rifiuti. Selvapiana è attualmente l'unico termovalorizzatore previsto nella pianificazione regionale con tutte le autorizzazioni. Il piano d'ambito, riducendo le tonnellate da conferire a Selvapiana da 60mila a 45mila tonnellate rende il conto economico insostenibile con una tariffa di conferimento stratosferica, dando allo stesso tempo il via libera definitivo alla realizzazione dell'impianto". Un impianto che non è economicamente finanziabile e sostenibile. "Per questo abbiamo fatto ricorso: con il piano d'ambito il termovalorizzatore si fa. Noi non vogliamo più farlo" ha ribadito.
Mairaghi ha poi proseguito: "Abbiamo trovato anche soluzioni alternative su dove conferire i rifiuti previsti inizialmente in Valdisieve: precisamente al termovalorizzatore di Scarlino, il cui conferimento è molto conveniente" (90 euro a tonnellata, più della metà rispetto alla tariffa di conferimento prevista per Selvapiana). Il sindaco di Pontassieve ha ribadito che sarebbe già stata trovata un'intesa di massima "sia tra gli ato che con il socio privato". Ed è proprio il rapporto con la parte privata della società a destare maggiori preoccupazioni, vista anche l'esposizione di molti Comuni.
Infine la notizia delle dimissioni del cda di Aer Impianti. E Mairaghi, ancora per pochi giorni sindaco, ha comunicato la necessità di nominare un amministratore unico per liquidare la società di scopo "visto che non c’è più lo scopo”. “Ho chiesto anche ai componenti di Aer – ha concluso il sindaco di Pontassieve – di rimettere il mandato, in attesa delle scelte dei nuovi sindaci che verranno eletti”.