Qualità delle terre da scavo indirizzate nell’ex area mineraria di Santa Barbara: a chiederlo ancora una volta M5S di Cavriglia nonostante che il loro trasferimento a Santa Barbara adesso sia in dubbio
Nonostante che la vicenda della Tav e della destinazione delle terre da scavo nell'area ex mineraria di Santa Barbara sia adesso un punto interrogativo, dopo la volontà di Ferrovie Italiane di rivedere il progetto, il Movimento 5 Stelle di Cavriglia torna sull'argomento della qualità del materiale.
"Gli unici dati che sono disponibili sulle terre fiorentine sono nella relazione del CNR, fatta su commissione di Nodavia. In questa ricerca si conclude che è impossibile stabilire se le terre intrise da sodio lauriletere solfato devono essere conferite in discarica o utilizzate come sottoprodotti. Nella stessa relazione si dice che i 28 giorni previsti per il decadimento del prodotto, spesso non sono sufficienti quando questo è miscelato con altri componenti e terre di diversa natura. Si dice anche che queste terre presentino tossicità per la flora e fauna ittica se superano anche dei limiti bassissimi. L’inquinamento da oli minerali, praticamente, in ogni scavo avviene in maniera massiccia".
M5S di Cavriglia chiede: "I campionamenti: con quali criteri sono eseguiti? Con che frequenza vengono fatti? Secondo il rapporto del CNR si doveva verificare ogni volta la destinazione delle terre, se in discariche o nel sito di Santa Barbara. Arpat dovrebbe fare analisi, ma questa struttura non ha gli strumenti per farlo, è totalmente depotenziata.Verranno dati gli strumenti adeguati e il personale per effettuare i suddetti controlli? Chi paga tutto questo lavoro, la comunità?".
"Come additivi per fluidificare le terre di scavo saranno usati polimeri e uno schiumogeno, lo SLES (sodio laureletere solfato). Dovrebbero degradarsi in un mese, secondo la scheda di sicurezza, ma non è citato niente sui prodotti della degradazione. E di quella percentuale che non si degrada? Nella relazione del CNR si parla di tossicità per i pesci, quindi non è così innocua come ci raccontano. Il Sindaco di Cavriglia afferma che ci hanno dato tutte le garanzie. A noi ci sembra più uno scarica barile per poter usufruire dei 21 milioni euro erogati. Come si intende controllare le terre alla fonte?".
"Per la ricollocazione delle terre si presume, debba essere un risanamento all'interno di una ex area mineraria, tale da creare un parco pubblico. Le terre che si devono conferire per ottenere questi risultati devono essere di categoria A o B? Il Sindaco Sanni dice che arriveranno solo in categoria A. Se il sito è considerato ancora zona industriale è compatibile con le realizzazione di un parco pubblico conferendo terre inquinanti, con prodotti antropici fino al 20% del contenuto all'interno?".
Il Movimento 5 Stelle conclude: "Cavriglia da anni ha già dato, con miniere e tre discariche in zona. Quanto ancora dobbiamo dare?".