Su infrastrutture e comune unico si accende il dibattito fra i cinque candidati alle amministrative di Montevarchi, incalzati dalle domande delle categorie economiche del Valdarno. Che chiedono impegni concreti a chi sarà il prossimo sindaco
Infrastrutture, imposte, rilancio del territorio e comune unico. Sono i temi chiave del confronto a cinque con le categorie economiche del Valdarno: Confindustria, Cna, Confartigianato, Confapi, Confesercenti e Confcommercio incontrano i candidati alla carica di sindaco a Montevarchi. E mettono sul piatto le loro richieste, per dare rilancio all'economia locale e risposte chiare e precise alle imprese.
"Come pensate di intervenire sulle infrastrutture, su quali imposte comunali avete progettato di lavorare per ridurre il carico che pesa sulle aziende?", chiedono gli imprenditori. E ancora: "Siete disposti a prendere un impegno concreto su almeno due progetti da portare in fondo dialogando con noi? Infine, qual è la vostra posizione sul comune unico del Valdarno?".
Cincinelli, Grasso, Chiassai, Ricci e Norci propongono la loro ricetta per il rilancio economico della città. Il sindaco uscente Francesco Maria Grasso rivendica i risultati ottenuti, sia sul fronte della progettazione di opere che su quello delle tariffe ("In cinque anni non abbiamo alzato le imposte di un solo centesimo") e contesta molte delle dichiarazioni degli avversari. Claudio Cincinelli propone un diverso modello di governance, in particolare sui rifiuti: "Dobbiamo rivedere in generale il rapporto con le società di servizi, e sulla gestione del ciclo dei rifiuti possiamo pensare ad un modello completamente diverso, che vada verso l'abbattimento della produzione di scarti". Paolo Ricci lancia l'idea di un brand, "segno riconoscibile per il marketing territoriale di Montevarchi, con un portale dedicato al turismo", e di un incubatore di idee per nuove imprese; e parla della possibilità di tagliare costi della macchina comunale con nuove sinergie. Carlo Norci punta sulla valorizzazione delle competenze giuste: "Si può ottenere molto dal taglio di spese inutili, un comune può essere gestito esattamente come un'impresa: con un manager e una giunta fatta di persone con competenze specifiche si liberano risorse da investire altrove". Silvia Chiassai incardina le proprie proposte e punta il dito sugli errori dell'amministrazione in carica: "Ha investito sulle manutenzioni stradali solo negli ultimi tre mesi, come spot elettorale; ha attivato servizi associato, come quello di Polizia municipale, che hanno aumentato i costi per Montevarchi. Si può fare molto meglio, anche dialogando con le forze economiche".
Sul punto dedicato al comune unico, emergono visioni diverse della questione. Non c'è un "no" secco da parte del candidato M5S, né da quello di Montevarchi Alternativa: ma sia Norci che Cincinelli mettono in guardia dai rischi che può comportare una maxi-fusione. Grasso attacca i suoi vicini: "Se non l'abbiamo fatto finora è perché San Giovanni e Terranuova non hanno voluto". La candidata di centrodestra è critica: "Le esperienze che si sono registrate in Valdarno sono state pessime, e i sindaci Pd del Valdarno hanno dimostrato di non essere in grado nemmeno di formare un distretto sanitario unico", dice puntando il dito contro Ricci, candidato del centrosinistra. E' il là per uno scambio di battute a due. "Sinceramente, non vedo nessuno del Pd a questo tavolo", dice Ricci. "Veramente ci sono io", ribatte Grasso sorridendo. "Perché per ora nessuno mi ha buttato fuori dal Pd".