L’impegno è a inserire il progetto all’interno del piano triennale delle opere pubbliche e presentare un rapporto dettagliato. Chiesto anche un impegno più forte della Regione, che sulla frana di Ricasoli è chiamata a diventare anche ente attuatore
C'è un progetto definitivo pronto, dal valore di 710mila euro, che aspetta di essere finanziato. La situazione a Ricasoli è in fase di stallo: dopo i lavori che hanno interessato il versante nord della frana, infatti, e che hanno messo in sicurezza dallo scivolamento superficiale della collina, ora per intervenire sull'altro versante, verso la Chiantigiana, mancano i soldi.
Se ne è parlato ieri in consiglio comunale, grazie a una mozione presentata dal gruppo Prima Montevarchi. "Assurdo che quest'opera così importante non figuri nemmeno nel piano triennale delle opere pubbliche", ha sottolineato il capogruppo Luciano Bucci, presentando il documento. "Dopo le promesse e gli annunci dell'ultimo anno, ora siamo finiti nel silenzio più assoluto, e per i residenti di Ricasoli è quantomeno preoccupante".
A fare il punto della situazione sono stati l'assessore ai lavori pubblici Arianna Righi e il sindaco Francesco Maria Grasso. "Il finanziamento regionale di 1 milione di euro stanziato nel 2013 era per una serie di lavori che si sono già conclusi, fatta eccezione per un’opera di completamento. Le piogge del 2014, però, hanno cambiato i problemi a Ricasoli. E così si è aperta la questione del versante di via Chiantigiana, e abbiamo dovuto modificare il progetto iniziale".
"A settembre 2014 è stato approvato progetto integrativo: un intervento da 710mila euro, che ancora deve essere finanziato. Abbiamo cercato tutti i canali possibili, ma al momento manca ancora la copertura finanziaria. Con in mano un progetto definitivo, abbiamo chiesto fondi sia in Regione che al Governo. La Regione tra l'altro lo ha inserito nel documento annuale di difesa del suolo, e questo significa che finanziamenti sono almeno previsti. Anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri ci deve ancora dare risposta. Non è nel piano triennale delle opere pubbliche – hanno concluso sindaco e assessore – perché non abbiamo indicazioni precise in merito al finanziamento".
Nel dibattito si è inserito anche il capogruppo dei Democratici e Progressisti, Fabio Camiciottoli, che ha proposto un emendamento al testo della mozione: "Da tempo, fin dal primo appalto dei lavori alla frana di ricasoli, chiedo che la Regione abbia un ruolo più importante. La messa in sicurezza dell'abitato di Ricasoli è un intervento di grande rilevanza dal punto di vista idrogeologico: non si può lasciare il comune da solo nell'attuazione, vista la complessità dell'opera. La Regione non può limitarsi a finanziare l'opera, deve assumersi una maggiore responsabilità".
Alla fine, dunque, il documento è stato approvato con larga maggioranza da parte del Consiglio comunale: oltre a chiedere il reinserimento del progetto nel programma triennale delle opere pubbliche, impegna sindaco e giunta anche a predisporre un quadro dettagliato della situazione, e a chiedere che la messa in sicurezza di Ricasoli diventi un intervento di interesse regionale, il cui ente attuatore deve essere la stessa Regione Toscana.