26, Aprile, 2024

Si apre al teatro Masaccio la stagione. Cinque gli appuntamenti

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Inizio il 17 gennaio. La stagione è organizzata dalla Fondazione Toscana Spettacolo e dall’Amministrazione comunale di San Giovanni

Si riapre il sipario del Masaccio per presentare un’altra stagione teatrale. Grazie alla collaborazione fra l’Amministrazione comunale di San Giovanni e Fondazione Toscana Spettacolo onlus, dal 17 gennaio una carrellata di artisti, intellettuali, musicisti, ottimi attori sarà in scena per il pubblico valdarnese: cinque appuntamenti che propongono un’osservazione articolata del presente con un tuffo nella classicità.

 

Giovedì 17 gennaio (ore 21, come per tutti gli spettacoli), è "Proprietà e atto" di Will Eno, celebre drammaturgo del teatro minimale americano, ad aprire il cartellone del Masaccio. È il monologo di un uomo “senza dimora” interpretato dall’attore Francesco Mandelli – artista versatile che passa dalla tv alla musica al cinema (basti per tutto ricordare le spassose parodie del duo I soliti idioti) – che riflette sull’innata inadeguatezza dell’essere attraverso i suoi esilaranti e strazianti tentativi di comprendere se stesso e il mondo che lo circonda.

Venerdì 15 febbraio è di scena uno spettacolo di emozioni: "Passione", un inventario di pensieri, storie e riflessioni che girano attorno a questa parola proposto da uno dei personaggi più amati dal pubblico di ogni età, lo psicologo Paolo Crepet. Grazie al suo racconto comprendiamo come la passione sia un traghetto meraviglioso che conduce verso la speranza di una vita migliore. Accompagnano sul palcoscenico le riflessioni di Crepet il violino di Dino de Palma e il pianoforte di Claudia d’Ippolito.

Martedì 26 febbraio uno spettacolo assolutamente da non perdere, "A tempo di Chet – La versione di Chet Baker", l’omaggio proposto dall’eccezionale tromba di Paolo Fresu con Dino Rubino al piano e Marco Bardoscia al contrabbasso. Uno spettacolo ambientato in un jazz club dove l’assolo straziante di un trombettista fa esplodere applausi scroscianti: è Chet Baker a suonare, uno dei miti musicali più struggenti del ‘900. In un’altalena fra passato e presente affiorano fatti ed episodi disseminati lungo l’arco della sua esistenza, presentati da questo trio di musicisti eccellenti di oggi.

Il regista Gianfranco Pedullà propone con un foltissimo gruppo di attori e musicisti – sabato 9 marzo – "Falstaff o l'educazione del principe", uno spettacolo teatrale ricco di musiche, ritmo e coralità, che ricostruisce il personaggio del titolo partendo dai testi di William Shakespeare, Arrigo Boito e dalla musica di Giuseppe Verdi. Un grande gioco scenico completamente dedicato al piacere degli spettatori di incontrare Falstaff e la sua banda di abitanti notturni dell’Osteria della Giarrettiera dove il nostro eroe, di fatto, vive e compie le sue imprese.

La chiusura della stagione, mercoledì 10 aprile, è affidata ad una scoppiettante coppia di collaudatissimi artisti, Marina Massironi e Roberto Citran protagonisti de "Le verità di Bakersfield", testo dell’americano Stephen Sachs presentato per la prima volta in Italia. Due vicende umane lontanissime che si incontrano nello scenario di un’America sempre percorsa da forti divari sociali: Maude, cinquantenne disoccupata, scopre che potrebbe possedere un quadro di Jackson Pollock. Il compito di Lionel, esperto d'arte di livello mondiale, è quello di verificare l’originalità dell'opera che, in caso di autenticazione, potrebbe far cambiare completamente vita alla simpatica protagonista. Nell'incontro tra i due succede che Maude si riveli assai meno sprovveduta di quanto appare mentre la posizione di Lionel appare via via sempre più fragile, in una sorta di ribaltamento di ruoli. Ispirato da eventi reali, questo dramma comico ed esilarante crea domande vitali su ciò che rende l'arte e le persone veramente autentiche.

 

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